La situazione di Nintendo Wii U è uno tra gli argomenti di cronaca videoludica più importanti di questo periodo, perché il fallimento della console rappresenterebbe senz’altro una sonora sconfitta per Nintendo, che ha già dovuto recuperare – e lo ha fatto in grande stile – le basse vendite iniziali di Nintendo 3DS.
In tre mesi, pensate, sono state solo 160mila le unità vendute dai retailer inglesi; nonostante questo, però, l’azienda continua a godere della loro fiducia (non cieca, presumiamo): l’idea – o meglio: la speranza – è quella che la compagnia riesca a recuperare terreno così come ha già fatto con la console portatile; più volte – secondo i rivenditori – Nintendo ha dato prova di essere una grande esperta del settore: bloccare la vendita della piattaforma (come è già successo in alcuni supermercati) sarebbe, perciò, azzardato.
Interrogati da MCV, retailer come Tesco, Sainsburys e GAME, si sono raccolti tutti proprio attorno alle parole del CEO di quest’ultima azienda, Martyn Gibbs, che ha spiegato come con Pikmin 3 e New Super Luigi U il cambio di rotta sia iniziato:
“Nintendo ha provato tantissime volte di essere esperta in questo mercato. L’incredibile crescita del 3DS […] è una testimonianza di questo e stiamo aspettando i suoi piani per far crescere Nintendo Wii U adesso e nel 2014″.
Le sorti della console, in realtà, sono ancora dubbie: Satoru Iwata continua a promettere una campagna di marketing che ancora non vediamo e comunque i giochi tripla A finiranno prima o poi; a nostro avviso, insomma, c’è bisogno che la grande N faccia conoscere meglio la piattaforma a un pubblico che, purtroppo, continua a confonderla con una versione poco più che aggiornata della più amata Wii.
Ad ogni modo, la notizia è positiva: il fatto che ci sia ancora fiducia non può che aiutare il team Nintendo a lavorare meglio.