Nonostante fosse ormai noto a tutti che nel 2013 avremmo finalmente assistito al lancio ufficiale delle piattaforme next-gen di Microsoft e Sony, nel periodo compreso tra l’E3 del 2012 e la fine delle passate festività natalizie davvero in pochi sarebbero stati in grado di prevedere gli sconvolgenti eventi scaturiti dalle presentazioni di Xbox One e PlayStation 4 e dalle conseguenti conferenze stampa andate in scena durante i giorni dell’ultimo E3.
Con la scusa dello speciale in dieci punti su Xbox One che vi proporremo quest’oggi, quindi, volgeremo il nostro sguardo in direzione di Redmond per sommare il nostro autorevolissimo parere ai dati ufficiali fornitici da Microsoft e alle analisi giornalistiche realizzate in questi mesi dalla stampa di settore per capire cosa, nella nostra vita di videogiocatori (incalliti e non), ci aspetta a partire dalle prossime festività natalizie.
Prima di continuare, però, come nel caso della nostra guida definitiva di PlayStation 4 vi proponiamo alcune scorciatoie per navigare più agevolmente dentro questo articolo:
Xbox One: panoramica e caratteristiche di base
Xbox One: le specifiche Hardware
Xbox One: protezioni e DRM
Xbox One: cosa cambia per Xbox LIVE Gold
Retrocompatibilità di Xbox One
Xbox One: i giochi disponibili al lancio
Elenco degli sviluppatori al lavoro su Xbox One
Reazione dei giocatori dopo la presentazione di Xbox One
Dove prenotare Xbox One
Opinione di Gamesblog
Xbox One: panoramica e caratteristiche di base
Annunciata ufficialmente durante l’Xbox Reveal andato in scena il 21 maggio scorso a Redmond (Washington) e riproposta il 10 giugno nella consueta conferenza organizzata annualmente dai vertici della divisione Xbox in concomitanza con l’Electronic Entertainment Expo di Los Angeles (l’esposizione videoludica conosciuta in tutto il mondo con l’acronimo di E3), la nuova console casalinga di Microsoft rimarrà nel solco tracciato da Xbox 360 per porsi in diretta competizione con la futura piattaforma casalinga di Sony, PlayStation 4, giocando la doppia carta della potenza computazionale e della multimedialità.
Dal punto di vista estetico, il joypad riprende e riadatta con delle piccole modifiche visive il precedente form factor del controller di X360 ma il “corpo centrale” della console e la scocca del nuovo Kinect si presentano invece con un design minimalista e un aspetto molto poco appariscente. Tutto ciò è dovuto alla volontà, da parte dei progettisti di Redmond, di abbandonare le forme eccentriche e “giocattolose” delle piattaforme da gioco “classiche” per portare il sistema al centro del salotto e trasformarlo nel cuore pulsante dell’intrattenimento multimediale dell’intera famiglia.
Forse per questo, con una mossa a sorpresa i vertici di Microsoft hanno deciso di legare indissolubilmente il destino di Xbox One a quello di Kinect e di scommettere sulla bontà della loro offerta integrando la nuova generazione della “telecamera intelligente” a ogni versione in vendita, dalle edizioni da Day One a quelle natalizie in bundle con uno dei tanti giochi di lancio (queste ultime, non ancora annunciate ma date praticamente per certe da tutti gli analisti e gli addetti al settore). Nella sua versione base, Xbox One sarà così proposta al prezzo consigliato di 499$ negli Stati Uniti, di 499€ in Europa (100€ in più di PS4) e di 399£ nel Regno Unito.
Qui da noi, la nuova console verdecrociata sarà disponibile indicativamente nel mese di novembre: a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate a più riprese dagli uomini di Microsoft, la data di commercializzazione ufficiale dovrebbe essere annunciata non prima della Game Developers Conference, prevista tra il 19 e il 21 agosto in quel di Colonia.
Xbox One: le specifiche Hardware
Senza nulla togliere al design e a tutto ciò che contraddistingue l’esperienza visiva e tattile garantita da una console, c’è un argomento che appassiona più di ogni altro i cultori di videogiochi nelle fasi di transizione da una generazione all’altra ed è ovviamente quello dell’hardware, della potenza computazionale e delle caratteristiche più intime dei sistemi next-gen.
Non essendoci stato ancora fornito l’elenco ufficiale delle specifiche hardware di Xbox One, però, nella lista a seguire tenteremo di sintetizzare tutte le informazioni ottenute dalle testate tecno-ludiche riuscite a “entrare in contatto” con la console (potendo addirittura smontarla, come nel caso dei fortunati colleghi di Wired).
- CPU
Processore: AMD64 customx86-64 a chip singolo
Numero di Core/Thread: 8/8
Frequenza di lavoro stimata: 1.6Ghz
Cache L2 condivisa: 2 x 2MB
Processo costruttivo per la CPU: 28nm - Scheda video (GPU)
Scheda AMD Radeon di nuova generazione
Peak Shader Throughput: 1.23TFLOP
GPU Cores: 768 - Memoria:
8GB di RAM DDR3
Frequenza: 2133MHz
Bus memoria di sistema: 256-bits
Larghezza di banda della memoria di sistema: 68,3 GB/s
Memoria ESRAM: 32MB - Capacità hard disk: hard disk 2,5” da 500GB
- Dimensioni approssimative: 34,3 × 26,3 × 8 cm
- BD/DVD drive (sola lettura): BD x 6 CAV, DVD x 8 CAV
- Input/Output: 3 porte USB 3.0, 1 porta ausiliaria per Kinect
- Networking: 1 connessione Ethernet, WiFi Direct IEEE 802.11b/g/n, Bluetooth 2.1 EDR
- AV output: HDMI input, HDMI output, supporto alla risoluzione di 1080p e 4k, uscita audio ottica
- Accessori inclusi nella confezione: console Xbox One, 1 controller wireless con cavo USB per ricaricare il pacco batterie mentre si gioca, 1 cavo HDMI, Kinect e, forse, un headset
Approfondimenti sull’hardware
Pur senza poter avere a disposizione i dati della tabella ufficiale delle specifiche hardware di Xbox One e senza sapere se i progettisti di Microsoft modificheranno alcune componenti prima di annunciare la lista definitiva delle specifiche, tutte le analisi realizzate in queste settimane dagli addetti al settore e dai tecnici interpellati dai siti videoludici più autorevoli del pianeta concordano nell’affermare che la prossima console casalinga di Microsoft sarà meno potente di PlayStation 4.
La sicurezza ostentata dagli “esperti d’area” è giustificata dalla semplice constatazione che la GPU di PS4 supera del 50% le performance in Teraflops del chip grafico di Xbox One, e che la RAM della prossima console Sony (8GB di GDDR5) dovrebbe superare rispettivamente del 250% e del 300% la velocità e la larghezza di banda di memoria della RAM montata su Xbox One (8GB di DDR3). I risultati teorici a cui sono arrivati i tecnici del settore nei giorni dell’E3 non tengono però conto del boost prestazionale che potrebbe essere garantito al sistema dalle funzionalità di cloud computing promesse da Microsoft con l’ormai famoso annuncio degli oltre 300.000 server attivi per il giorno di lancio.
Un altro “elemento di discussione” che non va assolutamente sottovalutato è poi quello relativo alle insistenti voci di corridoio udite nelle febbrili settimane post-E3 in merito alla presenza di un banco di memoria ESRAM di 32MB, un componente che, se venisse confermato, garantirebbe al sistema una velocità sensibilmente maggiore di processazione dei dati “macinati” dalla RAM e, quindi, una capacità di trasmissione dei dati teorica più alta dell’88%, con tutti i benefici in termini di prestazioni di sistema e di capacità di calcolo che potete facilmente immaginare.
Il lavoro di retroingegneria compiuto dai pochi che hanno avuto modo di aprire la console per osservarne le varie componenti elettroniche e meccaniche non tiene però conto delle caratteristiche software e delle funzionalità di una piattaforma che, riuscendo a far girare tre diversi sistemi operativi in contemporanea, promette di garantire un’esperienza multimediale a tutto tondo, dalla possibilità di passare “in tempo reale” da una sessione di gioco a un’app Windows 8 alla capacità di registrare sessioni di gameplay o di interagire con i programmi televisivi mediante delle applicazioni interattive (legate ad esempio a degli eventi sportivi).
Condividendo la stessa architettura di PlayStation 4, inoltre, la difficoltà di programmazione sarà la medesima su entrambi i sistemi: differentemente da quanto avvenuto in questa generazione con PlayStation 3 e Xbox 360, quindi, in futuro non dovremmo assistere a dei “colli di bottiglia” tali da limitare la potenza computazionale delle nuove console targate Microsoft e Sony. Al netto degli accordi sanciti con i colossi della galassia del multipiattaforma e senza considerare la variabile dei costi e dei tempi di sviluppo necessari per creare videogiochi su next-gen, di conseguenza, la differenza in termini di mera “forza bruta” tra i due sistemi dovrebbe appalesarsi sin nei primissimi anni di vita delle due console, probabilmente già con le esclusive commercializzate dall’una e dall’altra parte nell’inverno del 2014 e nella primavera del 2015.
Sempre in relazione all’hardware citiamo infine la completa rimodulazione del pulsante di accensione della console: differentemente da Xbox 360, infatti, su Xbox One il pulsantone argentato avrà un singolo led azzurro che, pulsando e modificando gradualmente il livello di luminosità, indicherà l’accensione e lo spegimento della piattaforma, le eventuali informazioni del Diagnostic Mode e null’altro, dato che le indicazioni sul numero di utenti connessi verranno fornite esclusivamente da Kinect e dalla sua telecamera in grado di riconoscere (associandovi automaticamente il corrispondente avatar) il giocatore e tutti i componenti videogiocanti della famiglia. Niente più RRoD, quindi, se non altro perchè, appunto, non ci saranno più led rossi.
Il nuovo controller di Xbox One e Kinect “2.0”
Come era logico attendersi, il passaggio generazionale che avverrà al lancio di Xbox One non si limiterà ad aumentare la potenza computazionale del sistema ma toccherà anche tutti gli altri aspetti “secondari” che contribuiscono a costruire l’esperienza di gioco, dal più grande amico di ogni console gamer, il controller, alla telecamera delle meraviglie riuscita a estendere a dismisura il bacino d’utenza potenziale di X360, Kinect.
Partendo dalla solida base garantita dal joypad di Xbox 360, i progettisti di Microsoft hanno infatti apportato più di 40 modifiche. Sotto il profilo dell’ergonomia, i tecnici di M$ hanno rivisto e corretto la scocca superiore, i tasti e la gomma inferiore con l’adozione di nuovi materiali antiscivolo, antigraffio e antisudore. Anche la forma dei trigger laterali è stata completamente rivista assieme alla meccanica preposta al “feedback della pressione”: ciascun trigger sarà così dotato di un apposito motore con vibrazione a impulso regolabile in base alla forza o alla durata della pressione. Tra le altre novità del joypad citiamo poi la sostituzione del D-pad con una “vera” croce direzionale a quattro vie, le ottimizzazioni apportate all’ergonomia e alla sensibilità delle due levette analogiche, l’assenza di led di stato sul pulsantone centrale e la rimodulazione dei tasti “Start” e “Select” necessaria per “accogliere” le nuove funzioni di registrazione delle sessioni ingame e di passaggio automatico tra i tre sistemi operativi della console.
Meno “numerose” ma decisamente più importanti sono invece le novità portate dalla versione Xbox One di Kinect: la prossima periferica motion sensing di Microsoft potrà infatti contare su un microfono direzionale ancora più preciso e su una banda passante di 2 GB per l’elaborazione delle immagini catturate alla nuova risoluzione di 1080p. Grazie poi alla più alta definizione dell’occhio elettronico deputato a captare i segnali laser rimbalzati dalla periferica, Kinect “2.0” sarà operativo anche al buio e rileverà le espressioni facciali, l’orientamento delle gambe e delle braccia dell’utente (sia che ci si trovi in piedi o seduti), il movimento delle falangi e persino il battito del cuore.
Xbox One: protezioni e DRM
Le parole pronunciate dalle alte sfere di Microsoft durante l’evento d’annuncio di Xbox One e le conseguenti dichiarazioni rilasciate dagli uomini della multinazionale di Redmond per annunciare dal palco dell’E3 2013 l’intenzione di adottare delle funzionalità anti-usato e un sistema di controllo giornaliero della ludoteca digitale degli utenti futuri della loro prossima console casalinga hanno sollevato un vero e proprio polverone mediatico che continua tutt’oggi a riverberarsi sui social network, sui siti del settore e sui forum videoludici più frequentati.
L’onda anomala montata nei giorni immediatamente successivi alla kermesse losangelina ha così indotto il “Commander in Chief” della divisione Xbox di Microsoft, Don Mattrick, a ordinare il dietrofront. Nell’ormai storico post pubblicato sulle pagine del suo sito ufficiale poco prima di rassegnare le dimissioni e prepararsi a passare alla corte di Zynga, il buon Mattrick ha confermato la cancellazione tout court dei sistemi DRM illustrati durante l’E3.
Chi acquisterà Xbox One, di conseguenza, non avrà più l’obbligo di connettersi ogni 24 ore per dover sincronizzare il proprio catalogo di titoli con i server di M$ e potrà condividere, prestare e rivendere a chiunque, e senza alcuna limitazione, i videogiochi acquistati (nella loro forma pacchettizzata, naturalmente). L’impatto di queste modifiche ai piani originari di Microsoft, però, sarà altrettanto importante: diversamente da quanto promesso dallo stesso Don Mattrick sul palco dell’E3 2013, infatti, il sistema di “prestito” digitale e il Family Sharing non saranno operativi, mentre per i titoli acquistati nella loro forma “fisica” sarà necessario che il disco Blu-ray sia all’interno del tray della console.
Come su PlayStation 4, però, anche su Xbox One la funzionalità di controllo anti-usato potrà essere attivata facoltativamente dai publisher e dagli sviluppatori indipendenti in una maniera del tutto analoga a quella dei DLC e dei Season Pass di questa generazione.
Xbox One: cosa cambia per Xbox LIVE e gli abbonati al Gold
Diversamente da quanto accaduto su PlayStation 4 (con il rivoluzionario passaggio dell’abbonamento obbligatorio a PS Plus per poter accedere al multiplayer e, forse, allo streaming su PS Vita tramite Gaikai), le novità a cui andranno incontro gli abbonati al Gold e tutti gli habitué dell’universo digitale di Xbox LIVE saranno ben più morbide e assumeranno una natura “incrementale”, riguarderanno cioè delle semplici aggiunte alla collaudata formula del sistema.
Oltre al preannunciato abbandono dei Punti Microsoft in favore della valuta reale dei singoli Paesi aderenti all’iniziativa (un aspetto, quest’ultimo, che riguarderà anche gli utenti di Xbox 360 a partire da quest’inverno), su Xbox One la maggior parte dei nuovi servizi proposti non sarà legata a un qualsivoglia obbligo di sottoscrizione al Gold. Pur con tutte le “sfumature” relative ai diversi modelli di abbonamento, infatti, tutti i videogiocatori di Xbox One potranno godere delle funzionalità SmartGlass, della registrazione e della condivisione in rete delle sessioni ingame, dei titoli free-to-play, degli aggiornamenti automatici e del nuovo sistema degli Achievements “dinamici”. Nelle future esclusive e in tutti i titoli multipiattaforma che gireranno su Xbox One, infatti, una parte degli obiettivi sbloccabili sarà “fissa” come su X360 ma un’altra parte, probabilmente la più “consistente” dal punto di vista dei punti Gamerscore, saranno “fluidi” per permettere agli sviluppatori di lanciare sfide a tempo, di focalizzare le attenzioni degli utenti su di un’area specifica della mappa o anche solo di “sponsorizzare” settimanalmente una diversa modalità multiplayer
Tra le poche zone di chiaroscuro osservabili al giorno d’oggi tra le righe del futuro sistema di servizi legati a Xbox LIVE troviamo invece i dubbi relativi alla riproposizione in next-gen del servizio Games With Gold e lo scarso entusiasmo con cui gli sviluppatori indipendenti guardano alla console per colpa del rigido protocollo di autenticazione e di pubblicazione “autonoma” di videogiochi e patch applicato dai gestori della piattaforma sin dal lancio di Xbox 360.
Retrocompatibilità di Xbox One
Nonostante l’argomento non fosse stato minimamente toccato durante la conferenza E3 di Microsoft, le interviste rilasciate da Marc Whitten ai giornalisti accorsi alla kermesse videoludica losangelina hanno confermato ciò che tutti noi avevamo già immaginato: stando al VP di Microsoft Xbox Live, infatti, la diversa architettura di Xbox One non consentirà alcun tipo di retrocompatibilità con i giochi di Xbox 360, né di quelli pacchettizzati né tantomeno di quelli acquistabili sul Marketplace.
Una delle principali indicazioni dateci dall’E3 è stata quella della ferrea volontà della multinazionale di Redmond di mantenere in vita il mercato di Xbox 360 supportandolo per tutta la prima metà del ciclo di vita di Xbox One. In linea puramente teorica, la potenza computazionale della futura console verdecrociata potrebbe tranquillamente gestire i vecchi titoli X360 tramite emulazione software (un modello ampiamente sperimentato anche nel passaggio tra la prima Xbox e la stessa Xbox 360, seppur in una situazione di mercato ben diversa rispetto a quella odierna). L’enorme base installata di X360 e l’ancora forte domanda di console dell’attuale generazione, ancor più delle differenze sussistenti tra l’architettura di base delle due piattaforme, dovrebbero quindi precludere sia nel breve che nel medio periodo qualsiasi tipo di intervento volto a “sbloccare” la retrocompatibilità di Xbox One.
Xbox One: i giochi disponibili al lancio
Uno dei modi migliori per capire quanto successo potrà avere una nuova console è quello di osservare con attenzione i titoli che ne accompagneranno il lancio. Come per la guida su PlayStation 4, quindi, con questa doppia lista che abbiamo stilato per l’occasione vi proponiamo i videogiochi disponibili sin dal day one e quelli che verranno commercializzati nella cosiddetta “finestra di lancio”, ossia nel periodo compreso tra il giorno di lancio (che in questo caso avverrà nel mese di novembre) e il terzo/quarto mese di vita della console (in questo caso, fino a fine marzo 2014).
- Giochi disponibili sin dal Day One
- Assassin’s Creed IV: Black Flag (Ubisoft)
- Battlefield 4 (DICE)
- Call of Duty: Ghosts (Infinity Ward)
- Dead Rising 3 (Capcom)
- FIFA 14 (EA Sports)
- Forza Motorsport 5 (Turn 10)
- Just Dance 2014 (Ubisoft)
- LEGO Marvel Super Heroes (TT Games)
- LocoCycle (Twisted Pixel)
- Madden NFL 25 (EA Sports)
- NBA 2K14 (Visual Concepts)
- NBA Live 14 (EA Sports)
- Killer Instinct (Double Helix)
- Kinect Sports Rivals (Rare)
- Ryse: Son of Rome (Crytek)
- Skylanders: Swap Force (Vicarious Visions)
- Watch Dogs (Ubisoft Montreal)
- Giochi disponibili nella finestra di lancio (da novembre 2013 a marzo 2014)
- Minecraft: Xbox One Edition (Mojang)
- Need for Speed: Rivals (Ghost, Criterion)
- Powerstar Golf (Zoe Mode)
- Project Spark (Microsoft)
- The Crew (Ivory Towers, Reflections)
- Titanfall (Respawn)
- Wolfenstein: The New Order (Machine Games)
Elenco degli sviluppatori al lavoro su Xbox One
Se c’è una qualità indiscutibile degli uomini della divisione Xbox di Microsoft è senza dubbio quella di saper stringere accordi commerciali con le maggiori case di sviluppo e produzione terze: come su X360, quindi, anche su Xbox One ritroveremo tutti i maggiori rappresentanti della galassia dell’industria videoludica multipiattaforma, da EA ad Activision passando per Bethesda e Square Enix. Nella lista a seguire proveremo così a riassumere nel modo più completo e schematico possibile tutti gli sviluppatori first e third party (e i relativi progetti in essere) attualmente al lavoro su Xbox One.
- 343 Industries – Halo 5
- Access Games – D4
- Avalanche Studios – Mad Max
- BioWare – Dragon Age: Inquisition
- Bungie – Destiny
- Capybara Games – Below
- CD Projekt RED – Cyberpunk 2077, The Witcher 3: Wild Hunt
- Crytek – Ryse: Son of Rome
- Deck 13 – Lords of the Fallen
- EA Canada – FIFA 14
- EA Digital Illusions CE – Battlefield 4, Mirror’s Edge 2
- Eidos Montreal – Thief
- Electronic Arts (EA) – Madden NFL 25, NBA Live 14, UFC
- Frontier Developments – Zoo Tycoon
- Ghost Games – Need for Speed: Rivals
- Harmonix Music Systems – Fantasia: Music Evolved
- Infinity Ward – Call of Duty: Ghosts
- Insomniac Games – Sunset Overdrive
- Ivory Tower – The Crew
- Kojima Productions – Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
- Machine Games – Wolfenstein: The New Order
- Mojang, 4J Studios – Minecraft: Xbox One Edition
- PopCap Games – Plants vs. Zombies: Garden Warfare
- Rare Ltd. – Killer Instinct, Kinect Sports Rivals
- Rebellion Developments – Sniper Elite 3
- RedLynx – Trials Fusion
- Remedy Entertainment – Quantum Break
- Respawn Entertainment – Titanfall
- Square Enix – Final Fantasy XV, Kingdom Hearts III
- Stainless Games – Carmageddon: Reincarnation
- Tango Gameworks – The Evil Within
- Team Dakota – Project Spark
- Techland – Dying Light
- Turn 10 Studios – Forza Motorsport 5
- Twisted Pixel – LocoCycle
- Ubisoft – Just Dance 2014
- Ubisoft Massive – Tom Clancy’s The Division
- Ubisoft Montreal – Assassin’s Creed 4, Watch Dogs
- Vicarious Visions – Skylanders: Swap Force
- Visual Concepts – NBA 2K14
- ZeniMax Online Studios – The Elder Scrolls Online
- Zoë Mode – Powerstar Golf, Zumba Fitness: World Party
Reazione dei giocatori dopo la presentazione di Xbox One
Dall’Xbox Reveal di maggio allo show di presentazione andato in scena poche settimane dopo in quel di Los Angeles in occasione dell’E3 2013, i vertici di Microsoft non si sono lasciati sfuggire nemmeno mezza occasione per alienarsi la propria base di appassionati con una serie ripetuta di errori di comunicazione, di dichiarazioni inappropriate e di siparietti a dir poco offensivi.
Bisognerebbe compiere un esercizio di sintesi sovrumano per riassumere in poche righe tutto ciò è stato detto e scritto al riguardo da parte degli addetti al settore e dei milioni di fans riversatisi in queste settimane sui siti e sui forum videoludici per manifestare tutto il loro disappunto nei confronti del triste teatrino di annunci e controannunci propostogli quotidianamente dai vertici della divisione Xbox.
Le dichiarazioni saccenti di Adam Orth sulla “necessità” delle funzioni always-online, le risposte ambigue di Don Mattrick sull’obbligo di sincronizzazione giornaliera ai server di M$, l’orientamento TV-centrico della conferenza di presentazione della console del 21 maggio e le critiche levatesi da più parti all’annuncio del prezzo del bundle di lancio (499€, superiore di ben 100€ rispetto al prezzo di PS4) sono solo alcuni dei bocconi amari che il popolo verdecrociato è stato costretto a mandar giù dall’Xbox Reveal ad oggi.
A prescindere dalla bontà oggettiva dell’offerta rappresentata da Xbox One e da tutto ciò che di buono si è riusciti a carpire dalle manifestazioni organizzate da Microsoft per svelare al mondo intero la sua prossima console casalinga, la reazione degli utenti dopo la presentazione di Xbox One non può che riflettere l’ambiguità del messaggio passato dai vertici della multinazionale di Redmond e la delusione per lo stravolgimento delle rosee previsioni iniziali su Xbox “Next”.
Dove prenotare Xbox One
Il gigantesco meccanismo di produzione messo in moto da Microsoft per rifornire i negozi di mezzo mondo di console potrebbe non bastare a soddisfare la domanda di un’utenza che attende da diversi anni di immergersi nella scintillante galassia tecnologica della next-gen. Per questo, meglio giocare d’anticipo e svogliare la lista dei negozi italiani che in queste settimane hanno cominciato a proporre alla propria clientela i preordini di Xbox One:
Questo elenco, naturalmente, sarà aggiornato per riflettere la lista dei negozi che nei prossimi mesi metteranno a disposizione la prenotazione di Xbox One: allo stato attuale, le offerte che a nostro insindacabile giudizio possono essere le più interessanti sembrano essere quelle di Euronics (con l’aggiunta gratuita di un secondo joypad ma senza la possibilità del ritiro in negozio) e GameStop (con la possibilità del ritiro in negozio ma con uno sconto di 140€ applicato solo portando in negozio tre titoli di una lista ristretta di videogiochi validi per la promozione).
Opinione di Gamesblog
La catastrofe pubblicitaria causata dai continui errori di comunicazione commessi dai vertici della divisione Xbox di Microsoft ha rovesciato le previsioni iniziali sulla console che, fino alla fine dello scorso anno, veniva impropriamente chiamata “Xbox 720”: prima della presentazione ufficiale di PlayStation 4, infatti, quasi tutti gli addetti al settore avrebbero indicato nella nuova ammiraglia di casa M$ il sicuro “cavallo vincente” della console war.
Ciò che ha colpito maggiormente gli osservatori più accorti, però, non sono stati i colpi di scena relativi all’ancora bruciante questione dei DRM, ma è stata piuttosto l’indecisione che ha accompagnato Don Mattrick e soci nell’illustrare la piattaforma dal palco dell’E3 di Los Angeles e prima ancora da quello dell’Xbox Reveal di Redmond. La scarsa determinazione con cui è stato presentato il rivoluzionario meccanismo di gestione online dei titoli su Xbox One, di conseguenza, ha squalificato la “visione complessiva” del sistema prima ancora che vedesse la luce e che, quindi, potesse mostrare il suo lato migliore (dalla possibilità di condividere la propria ludoteca con 10 componenti della famiglia alla capacità di giocare senza dover inserire il disco nel tray della console).
Il rumore assordante delle critiche avanzate dai videogiocatori più accesi e da buona parte degli analisti di settore ha così finito col coprire le buone notizie legate all’abbandono dei sistemi DRM, alle capacità di cloud computing della console, ai sensibili miglioramenti apportati alla nuova generazione di Kinect e alla spinta propulsiva data dai titoli in esclusiva (da Project Spark a Titanfall, da Quantum Break a Dead Rising 3).
Per voltare definitivamente pagina e fare tesoro degli errori commessi dai loro predecessori, perciò, i nuovi boss della divisione videoludica di Microsoft dovranno rimboccarsi le maniche per convincersi, e convincerci, dell’assoluta bontà di Xbox One, della sua dotazione hardware, dei suoi servizi multimediali e videoludici legati a Xbox LIVE, del nuovo Kinect e dei titoli che accompagneranno il primo anno di vita della piattaforma.