Dopo l’ottimo successo di pubblico e di critica raggiunto con FIFA 10, i ragazzi della sussidiaria canadese di Electronic Arts tornano a combattere nuovamente nell’arena delle “simulazioni pallonare” proponendoci il videogioco ufficiale dei Mondiali di calcio, che quest’anno si disputeranno in Sudafrica.
Rispetto alle passate edizioni “d’intermezzo” dateci in pasto dalla multinazionale statunitense in concomitanza con i più importanti tornei calcistici internazionali (Europei e Mondiali), questa volta EA è chiamata a difendere con le unghie e con i denti un vantaggio psicologico e materiale maturato sul campo in questi ultimi due-tre anni contro l’altra diretta concorrente al titolo di miglior videogioco calcistico su piazza (ed in questo caso ci riferiamo naturalmente a Konami ed al suo Pro Evolution Soccer): ciò che andremo a vivere attraverso questa recensione, quindi, più che la celebrazione di un prodotto dal sicuro successo commerciale è una sorta di succulento antipasto di ciò che tutti gli appassionati potranno vivere quest’autunno con il titanico scontro annunciato tra FIFA 11 e PES 2011.
Se siete curiosi di sapere fino a che punto sono riusciti a spingersi questa volta i ragazzi di EA Canada su X360 e PS3, o se volete semplicemente allentare in qualche modo la spasmodica attesa per la sospirata apertura dei Mondiali di calcio FIFA 2010 in Sudafrica, non dovete fare altro che seguirci dopo la pausa.
LA VECCHIA CULLA DELL’UOMO, IL NUOVO TEMPIO DEL CALCIO
Prima di addentrarci nelle caratteristiche tecniche che dividono FIFA 10 dalla versione “mundial” (che per comodità, d’ora in avanti chiameremo semplicemente Sudafrica 2010) cominciamo con l’analizzare nel dettaglio il ricco impianto di gioco approntato per l’occasione dagli studi canadesi di Electronic Arts. Inserito per la prima volta il disco di gioco nel tray della propria console, ciò che salta immediatamente all’occhio del videogiocatore è infatti la spropositata mole di opzioni offertegli da Sudafrica 2010, nonostante la natura squisitamente “a tempo” di un prodotto realizzato su licenza di una manifestazione internazionale destinata ad avviarsi alla conclusione a soli trenta giorni dalla sua partenza ufficiale.
Nonostante la mancanza delle squadre di club, infatti, Sudafrica 2010 ci permette di guadagnare sul campo il tesserino da allenatore vestendo i panni del commissario tecnico di una delle 199 rappresentative nazionali proposteci per coronare il sogno più grande di ogni amante di calcio, quello di alzare al cielo la Coppa del Mondo, o semplicemente per dare lustro alla propria squadra portandola il più lontano possibile nella manifestazione. Per percorrere la strada lastricata di sudore e di lacrime che porta alla finale di Johannesburg, EA Canada ci propone quindi tante modalità quante sono le stelle che illuminano le meravigliose notti dell’emisfero australe, a cominciare da “Mondiali FIFA 2010” fino ad arrivare alle più profonde “Storia delle Qualificazioni” e “Guida la tua Nazione”.
Com’è facilmente intuibile dal nome, “Mondiali FIFA 2010” è la modalità regina dell’offerta videoludica di Sudafrica 2010 e rappresenta la trasposizione diretta della competizione nella sua interezza, dalle qualificazioni continentali alla fase finale vera e propria. Con “Storia delle Qualificazioni”, invece, la sussidiaria canadese di Electronic Arts prosegue il lungo lavoro iniziato con l’ottimo Euro 2008 e lo amplia con una serie di scenari relativi alle partite disputate durante le qualificazioni del Mondiale, dividendoli a loro volta nelle sotto-sezioni “Mondiali FIFA 2006” (in cui è possibile rivivere i momenti più emozionanti della passata edizione della manifestazione) e “Storia delle Fasi Finali” (un vero e proprio “libro interattivo di storia calcistica” che saremo in grado di scrivere sulla competizione sudafricana). Chiude l’offerta singleplayer la particolareggiata modalità “Guida la tua Nazione”, attraverso la quale viene data la possibilità all’utente di creare il proprio alter ego-virtuale (o di selezionare un calciatore preesistente) con lo scopo di fargli guadagnare un posto da titolare in squadra o, qualora le condizioni lo permettessero, persino la fascia da capitano.
Non mancano poi le varie modalità Tutorial (prima fra tutte, quella relativa all’Allenamento) utili soprattutto per chi è alla sua prima esperienza con la serie di FIFA o, comunque, per chi vuole affinare velocemente le proprie abilità specifiche (come i calci piazzati, i cross o i rigori).
UNDICI LEONI E UNA SAVANA DA CONQUISTARE
Dal punto di vista squisitamente videoludico, pur sorreggendosi sulla granitica impalcatura di gioco di FIFA 10, Sudafrica 2010 se ne distanzia ben più di quanto ci si potrebbe attendere da un titolo “d’intermezzo”, rappresentando quindi un prodotto a sé stante nell’intero panorama delle simulazioni calcistiche targate EA.
Nonostante la mancanza di rivoluzioni marcate come quella del sistema di dribbling a 360 gradi e della fisica del pallone (due delle tante caratteristiche che hanno impreziosito la versione console di FIFA 10), Sudafrica 2010 completa organicamente il lavoro svolto dai giovanotti di Electronic Arts la volta scorsa con una reinterpretazione strutturale del comportamento dei calciatori sul rettangolo di gioco.
Una delle tante piccole grandi novità che gli utenti possono sperimentare sin da subito, è rappresentata dal sistema dei tiri: rispetto a FIFA 10, le meccaniche che li regolano risultano essere decisamente più divertenti e spettacolari, soprattutto quando si prova ad imprimere al pallone un effetto particolare o si cerca una soluzione tecnica come il “lob” dalla distanza. Di analogo tenore sono le considerazioni che possiamo fare sui passaggi e sui cross, anche qui rivisti e migliorati attraverso l’aggiunta di una nuova metodologia di controllo palla realizzata con il chiaro intento di rendere più pericolose e adrenaliniche le azioni in contropiede, le incursioni sulle fasce e le situazioni di pressing prolungato.
L’opera di ammodernamento della serie di FIFA continua imperterrita in Sudafrica 2010 con l’aggiunta di una barra raffigurante la “freddezza” del proprio giocatore sul dischetto di rigore, oppure con l’implementazione di un nuovo sistema di gestione dei portieri e, soprattutto, con tutta una serie di miglioramenti volti a dare all’intera opera uno spessore realistico-simulativo degno di un videogioco su licenza destinato a milioni di appassionati (un esempio su tutti: nelle fasi di qualificazione, la resistenza degli atleti è condizionata non solo dalle condizioni atmosferiche, dalla temperatura o dal livello di umidità, ma persino dall’altitudine dello stadio in cui sono chiamati a giocare!)
MULTIPLAYER
La componente multigiocatore online di Sudafrica 2010, profondamente ispirata da quella (già ottima) di FIFA 10, senza lanciarsi inutilmente in esperimenti eccessivamente innovativi (e quindi rischiosi) si limita a calare le modalità di gioco in singolo in un contesto “mondiale” (è proprio il caso di dirlo!), raggiungendo comunque dei risultati a dir poco miracolosi.
Oltre alle ormai classicissime “amichevoli” (scontri diretti che nascono e muoiono nel giro dei 90-120 minuti regolamentari di una partita), abbiamo infatti la spettacolare modalità “Mondiale FIFA Online” che ci permette di affrontare la competizione nella sua interezza utilizzando in Rete una delle 199 nazionali disponibili, a cui si aggiungono le altrettanto attraenti “Serie Mondiali”, composte da 10 campionati internazionali multiplayer strutturati in Divisioni (comprensive di promozioni e retrocessioni). Inutile aggiungere come quest’ultima modalità valga, da sola, l’intero prezzo del gioco.
GRAFICA E SONORO
Tecnicamente parlando, Sudafrica 2010 può essere candidamente considerato il nuovo standard di riferimento delle simulazioni calcistiche sia su PC che su console casalinghe: ciò che stupisce non è tanto l’ottimo lavoro di pulizia compiuto sui modelli poligonali, sulla mappatura delle texture, sulle animazioni e sulla fisica che gestisce i giocatori in campo, quanto piuttosto la meravigliosa atmosfera “mundial” che si riesce a respirare ad ogni incontro (specie in quelli delle fasi finali del torneo), con stadi ricreati maniacalmente, con un pubblico in festa incredibilmente dettagliato, e più in generale con le tante trovate artistiche che permettono all’utente di vivere un’esperienza sportiva a tutto tondo.
L’opera certosina di puntellatura delle piccole imperfezioni che hanno guastato il precedente episodio della saga continua senza sosta anche nel comparto audio di Sudafrica 2010, che ci offre una colonna sonora frizzante ed azzeccatissima, vibranti cori e inni personalizzati per tutte le più importanti rappresentative nazionali e, dulcis in fundo, una telecronaca meno ripetitiva e banale di quella ascoltata in passato (nonostante sia affidata di nuovo all’affiatatissimo duo Caressa-Bergomi).
COMMENTO FINALE
Approfittando dei mondiali e della splendida cornice naturale offerta dall’Africa, il continente più bello e misterioso del pianeta, i ragazzi di EA Canada hanno dimostrato ancora una volta tutto il loro valore, sfornando un videogioco calcistico su licenza destinato a sopravvivere brillantemente alla manifestazione che avrà luogo in Sudafrica tra l’11 giugno e l’11 luglio.
Con il gioco ufficiale dei Mondiali FIFA 2010 in Sudafrica, quindi, la sussidiaria canadese di Electronic Arts conferma nei fatti quanto di buono è stato compiuto in passato, continuando imperterrita nella faticosissima opera di miglioramento intrapresa con coraggio a partire da UEFA Euro 2008, vero e proprio crocevia che ha rappresentato la rinascita di una serie data per spacciata sotto i martellanti colpi di Pro Evolution Soccer.
Dopo anni di rivoluzioni, arrivati a questo punto i cambiamenti più importanti che si possono apportare alla serie di FIFA sono quelli che non si lasciano vedere ma che, nonostante questo, riescono comunque a far compiere un altro balzo in avanti all’impianto di gioco nella sua interezza: in questo, e in molto altro, Sudafrica 2010 rappresenta l’ennesima vetta artistica di una saga sportiva, come quella di FIFA, capace di superare indenne la crudele prova del tempo grazie ad un gruppo di sviluppatori che sanno cosa vogliono e, cosa ancora più importante, conoscono il modo per ottenerlo.
Naturalmente, vista la similitudine fra i due giochi, consigliamo a chi avesse già FIFA 10 di ponderare bene un eventuale acquisto di Mondiali FIFA Sudafrica 2010. Per tutti gli altri non possiamo altro che usare cinque parole: miglior titolo calcistico di sempre.
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