Invitati da Sony a Londra per l’evento MAG256, siamo stati tra i fortunati che hanno toccato con mano la versione finale di Massive Action Game, per gli amici MAG. In uno scenario appositamente costruito negli ambienti della Westminster University, insieme a un manipolo di altri giornalisti e blogger abbiamo avuto modo di provare tutte le modalità del nuovo shooter in prima persona sviluppato da Zipper Interactive, fino a quella più pubblicizzata e chiacchierata da 256 giocatori.
Diciamo sin da subito che questa però non sarà una vera e propria recensione, in quanto per valutare un titolo come MAG occorrerebbero oltre che un certo quantitativo di ore di gioco anche una serie di condizioni a corredo (come giustamente ha ricordato anche Sony), trattandosi di uno shooter dove la componente tattica è tutto o quasi e l’andare in giro per la mappa a fraggare è sì possibile, ma decisamente lontano da quanto gli sviluppatori hanno pensato nella creazione di questo titolo, in arrivo proprio oggi in esclusiva su PS3.
Fatte le dovute premesse possiamo dire che un’idea di quello che è MAG ce la siamo comunque fatta, attraversando anche se per una giornata sola le sue meccaniche di gioco, inclusa la modalità Domination in uno scontro (anzi due) all’ultimo sangue contro un’altra selezione dell’altro lato dell’Atlantico in un match da 128 vs 128 giocatori. Volete sapere com’è andata? Appuntamento a dopo la pausa!
MAG: Massive Action Game – provato al MAG256
Come ti faccio la guerra
L’evento di Londra ha visto la presenza di alcuni membri di Zipper Interactive (Ben Jones – Designer, Scott Rudi – Senior Designer, Nate Klee – Chief Software Architect e Lead Engineer, Phil Knowles – Art Director) che a beneficio di quanti non avessero ancora avuto modo di conoscere MAG hanno brevemente ricapitolato le modalità del gioco, cosa che anche noi andiamo a fare allo stesso scopo: nella già citata modalità Domination, 256 giocatori totali si trovano divisi in due schieramenti, all’interno del quale troviamo i plotoni da 8 che compongono i vari raggruppamenti anche nelle altre modalità. 128 persone devono attaccare partendo da alcuni punti della mappa con obiettivi differenti, mentre i 128 avversari devono difendere tali obiettivi per ottenere la vittoria.
Nella modalità Acquisition invece il numero di giocatori scende a 128, in una specie di cattura la bandiera esteso per raccogliere una folta schiera di giocatori, mentre in Sabotage caliamo ancora di più a 64 giocatori, divisi in due squadre dove chi attacca deve prima controllare due strutture dello schieramento in difesa per poi raggiungere l’obiettivo finale distruggendo un terzo edificio sbloccato grazie al possesso dei primi due. L’ultima modalità presente è la cosiddetta Suppression, dove due squadre da 32 giocatori (quindi ancora 64 in totale) si affrontano in una specie di deathmatch studiato come puro allenamento per le tipologie di gioco più complesse.
Il tutto gira intorno a tre fazioni: S.V.E.R., Raven e Valor, compagnie militari private esistenti nel 2025 e impegnate nella cosiddetta Shadow War, l’ulteriore modalità presente nel gioco più in stile MMO, dove grazie alle nostre azioni sarà possibile contribuire alla causa di una delle forze in guerra. Purtroppo da questo punto di vista non ci è stato possibile carpire molto, se non per parola stessa degli sviluppatori il fatto che questa modalità verrà espansa in futuro.
Botte da orbi
L’organizzazione dell’evento MAG256 è stata strutturata per partire con la nostra prova dal training in Suppression fino al sopra citato match da 256 persone in Domination. A parte la modalità in deathmatch studiata appositamente per familiarizzare coi controlli e all’occorrenza divertirsi ad ammazzare qualcuno senza troppi pensieri, sembra immediatamente chiaro quanto MAG non sia uno shooter per così dire generalista e per tutti, così come del resto già ampiamente evidenziato provando la beta del gioco.
Come abbiamo già avuto modo di dire, i due schieramenti in lotta sono sempre divisi in gruppi da 8, all’interno dei quali si trova il capo del plotone che ha l’incarico di assegnare gli ordini ai rimanenti 7 giocatori, incentivati a seguire quanto gli viene detto dal comandante dal fatto che raggiungendo gli obiettivi da lui stabiliti è possibile guadagnare esperienza doppia. Il comandante offre inoltre una specie di buff che fa molto MMORPG, grazie al quale i giocatori che si trovano nelle sue vicinanze possono ottenere bonus su vari parametri.
Alla luce di una serie di meccaniche di gioco di questo tipo appare chiaro come l’organizzazione sia praticamente tutto in MAG, ed è proprio in questa caratteristica che la nostra prova su strada ha un po’ fatto cilecca, in quanto nonostante la buona volontà di Sony di dotare tutti i giocatori di cuffie e microfono si faceva davvero fatica a sentire anche solo la voce diretta della persona che c’era di fianco, a causa del gran rumore di fondo che di fatto rendeva impossibile ogni tipo di coordinazione.
256 e non sentirli (?)
Dal punto di vista tecnico MAG non offre particolari da urlo, per cui chi cerca in uno sparatutto un dettaglio grafico sensazionale rimarrà deluso, ma del resto immaginiamo che una scelta del genere di scendere a compromessi sia stata dettata dalla volontà di avere in una sola partita un numero così grande di giocatori, anche se indubbiamente alcuni scorci sembrano appartenere addirittura a una generazione videoludica precedente. Il sonoro è piuttosto godibile, con musiche perfettamente adattate alle forze in guerra.
Il design delle mappe, 15 in totale, appare abbastanza vario e raffinato, adatto alla quantità di posti e spazi da usare per mettere in una singola partita decine di giocatori. Dal punto di vista della connessione, per ovvi motivi vero nodo centrale del comparto tecnico di MAG, possiamo dire che fin quando c’è stata la serie di partite in locale non si è visto un filo di lag, che invece ha inesorabilmente afflitto il gioco in 128 contro 128 con connessione oltreoceano, che però immaginiamo essere stata la causa dei problemi.
In definitiva possiamo dire che MAG è un titolo con delle ottime potenzialità, in grado di mettere un grande numero di giocatori in una singola partita senza perdere, almeno nell’intenzione degli sviluppatori, il bandolo della matassa. Tutto ciò a patto di avere un’organizzazione di alto livello sia all’interno della propria squadra sia a più ampio raggio nell’interno schieramento, visto che anche un singolo plotone in giro per cavoli propri può rovinare l’esperienza di gioco degli altri appartenenti alla stessa fazione.
Come sarà a pieno regime questo MAG può dircelo soltanto il tempo, soprattutto quando i server saranno pieni e sarà possibile valutare il tutto con qualche ora di gioco aggiuntiva sulle spalle. Nel frattempo chi è alla ricerca di uno shooter in prima persona che fa della tattica e del rigore le proprie chiavi di forza, oltre ovviamente a una quantità di giocatori sopra la media, ha trovato pane per i propri denti.