Keiji Inafune, figura influente sia in Capcom che nel settore tutto, si è espresso circa il reiterato ricorso del 2D in una delle sue più riuscite creazioni, cioè Mega Man. Tale sorta di spiegazione giunge a poca distanza di tempo dall’annuncio ufficiale di Mega Man 10 – manco a dirlo, strutturalmente invariato rispetto ai propri predecessori (grazie al cielo!).
Quello che in buona sostanza ha affermato Inafune è che un titolo del genere è nato per funzionare solo servendosi di questa soluzione, vale a dire le due dimensioni. Il 2D non sarebbe uno dei tanti aspetti, bensì il presupposto di Mega Man. Il mondo che ruota attorno a questo gioco è sempre stato strutturato e modellato avendo ben presente tale assunto.
Di conseguenza, conclude il buon Keiji, passando al 3D tradirebbero sia i vecchi che i nuovi giocatori, perché determinate meccaniche risulterebbero poco funzionali (se non addirittura non fattibili) ricorrendo alle tre dimensioni, rischiando di snaturare l’essenza stessa di questa serie. In altre parole, un Mega Man in 3D è semplicemente improponibile, pena offrire qualcosa di concettualmente diverso da ciò che questo gioco è sempre stato. Mai affermazioni ci trovarono più d’accordo se volete la nostra!
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