“Rise and shine, Mr. Freeman… Rise and shine.”
A furor di popolo, i lettori del famoso quotidiano britannico The Guardian hanno indicato Half-Life 2 come il miglior videogioco del decennio: tra le innumerevoli caratteristiche vincenti infuse nei cinque anni di sviluppo dai ragazzi di Valve, è impossibile non citare l’incredibile capacità che ha avuto Half-Life 2 di incarnare i valori videoludici di questa prima decade del millennio.
Pubblicato per la prima volta il 16 novembre del 2004 dopo un lunghissimo sviluppo costato alla casa di sviluppo di Gabe Newell, a suo tempo, ben 40 milioni di dollari (circa 55-60 milioni di dollari attuali), Half-Life 2 ha segnato profondamente l’industria dei videogiochi ed ha contribuito a dare, agli utenti così come agli sviluppatori, un vero e proprio “metro di paragone” attraverso il quale giudicare gli sparatutto in prima persona (e non solo) sotto punti di vista inediti (come quello della solidità della trama o dell’interattività delle ambientazioni).
Naturalmente non possiamo che condividere il parere del Guardian, approfittando dell’occasione per ringraziare ancora una volta Valve per aver fatto capire a milioni di persone che i videogiochi possono e devono essere una forma d’Arte, prima ancora che meri prodotti di consumo o, peggio ancora, oggetti diseducativi e senza anima.
via | The Guardian