L’ondata di ban organizzata di recente da Microsoft per colpire chi ha modificato la propria Xbox 360 per farci girare videogiochi copiati illegalmente, ha indotto l’associazione indipendente degli sviluppatori britannici (TIGA) a chiedere ai suoi iscritti quanto possa davvero influire, per loro, la pirateria nell’industria videoludica.
Il sondaggio, proposto ad aziende e addetti al settore, vede sorprendentemente prevalere col 60% le opinioni secondo le quali la pirateria sia solo un problema minore o, comunque, uno dei tanti che colpisce l’industria dei videogiochi, mentre solo il 10% pensa che sia il vero e proprio “male assoluto”.
Ancor più emblematico è il risultato derivante dal secondo quesito del sondaggio: il 90% degli intervistati, infatti, giudica la pirateria come una pratica relativamente “innocua” e impossibile da estirpare completamente, quasi avessero compreso che l’equazione tanto cara agli avvocati delle multinazionali dalla denuncia facile, secondo la quale ad ogni gioco scaricato illegalmente corrisponde sempre un gioco non venduto, non trova quasi mai riscontro nella realtà.
via | TIGA, EDGE Online