Riuscita finalmente a far appassionare i videogiocatori occidentali allo stupendo universo di Monster Hunter, la famosa casa di sviluppo nipponica Capcom è così pronta ad offrire agli utenti della console portatile Sony Freedom Unite, capitolo “riassuntivo” il cui scopo principale è quello di regalare l’esperienza definitiva per tutti i cacciatori di Pokke.
Contando come sempre su una granitica struttura di gioco e su un un numero praticamente infinito di armi ed oggetti utilizzabili in battaglia contro mostri dalla caratterizzazione cinematografica, cosa potrà mai darci in più Monster Hunter Freedom Unite rispetto a quanto abbiamo avuto modo di provare con tutti i capitoli precedenti?
Proviamo a scoprirlo assieme col puntiglio di un cacciatore abituato a seguire la sua preda per chilometri e chilometri in attesa del momento perfetto per attaccare.
POKKE È DI NUOVO IN PERICOLO
Dopo anni passati a difendersi dagli incessanti attacchi di creature gigantesche fattesi sempre più astute e scaltre, gli abitanti del villaggio montano di Pokke continuano imperterriti a seguire gli insegnamenti dei loro avi: quando si è sovrastati in potenza e numero da un nemico infido e battagliero, colpire l’orda dall’interno con incursioni mirate è l’unica via da seguire per avere qualche possibilità di sopravvivenza.
È nella consapevolezza di ciò che gli abitanti della piccola roccaforte umana decidono di organizzare una squadra di cacciatori addestrati e smorzare così la minaccia proveniente dai territori esterni, vere e proprie alcove di terribili creature: è così che gli Hunter, attraverso le loro eroiche gesta, riescono ad essere i custodi della loro piccola ma fiera comunità.
Purtroppo però, reggendosi su un così delicato equilibrio, l’apparente quiete del villaggio vacilla ad ogni defezione tra le fila dei cacciatori, provocando nella strategia difensiva di Pokke gli stessi travolgenti effetti che potrebbe provocare una breccia apertasi sul fianco di una gigantesca diga.
Simili situazioni capitano di rado dato il livello d’esperienza accumulato dagli Hunter grazie alle missioni e alla lunga fase addestrativa, ma quando ciò accade, il sostituto va trovato immediatamente per non offrire il fianco agli attacchi delle creature esterne: è proprio in un momento come questi che dovremo prendere le redini della situazione, cercando di far crescere il nostro cacciatore nel modo più celere possibile per dimostrare di non dover essere l’anello debole di una catena, tra le altre cose, già labile di suo.
L’ARTE DEL CACCIATORE
In perfetta conformità con la proverbiale tradizione nipponica, l’avventura all’interno di Monster Hunter Freedom Unite inizia proprio da dove è finita con gli ultimi due capitoli della serie, ossia tra le spesse mura di cinta di Pokke: la grandiosa architettura di gioco messa in piedi da Capcom fa sentire però il suo peso sull’hardware della console portatile Sony sin da subito, tanto che un’installazione sulla Memory Stick non appena si inserisce l’UMD di gioco per la prima volta è altamente consigliata per godere appieno dello spettacolo che attende ogni giocatore PSP da quel momento in avanti.
Quello che si apre agli occhi del giocatore dopo aver superato la fase di costruzione del proprio personaggio è un vero e proprio universo a se stante, con leggi tutte sue e regole ferree il cui scopo non è la vittoria finale sui mostri, ma la sopravvivenza propria e degli inermi abitanti del villaggio.
Perchè così come sanno tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vestire in passato i panni di cacciatore, in Freedom Unite la parte del leone la fa l’incredibile cura con cui è stata strutturata la giocabilità sia all’interno che all’esterno delle mura del villaggio montano: gli sconfinati territori che si dipanano davanti ai nostri occhi all’apertura dei cancelli di Pokke sono infatti il luogo nel quale potremo portare a termine missioni di raccolta di oggetti ed erbe utili alla vita cittadina, così come sono il territorio di caccia dei nostri acerrimi nemici che infestano le acque, i cieli e le foreste esterne.
Divisa in sezioni caricate individualmente, la vasta area esplorabile fa da sfondo alle missioni di uccisione o cattura dei mostri, ogniuno splendidamente caratterizzato per reagire alla nostra vista in modi così inaspettati che, senza uno studio approfondito delle creature, rischiamo di rimanere uccisi dalle stesse anche dopo un singolo attacco sferrato con una devastante potenza: la pericolosità dei mostruosi abitanti dei territori esterni, comunque, viene ricompensata con l’acquisizione di preziose pelli e parti anatomiche da barattare a Pokke o da utilizzare per la creazione di un ventaglio di pozioni, oggetti incantati, corazze ed armi praticamente infinito.
MULTIPLAYER
Se i “cacciatori di lungo corso” hanno letto giustamente con noia il capitolo precedente sapendo che, tanto, la giocabilità descritta è la medesima di quella dei precedenti episodi della saga, questi ultimi si preparino a saltare dalla gioia poiche la caratteristica più innovativa, e se volete la più attesa, di Monster Hunter Freedom Unite è l’implementazione di una modalità di gioco cooperativo rivoluzionaria e inedita per la serie di Capcom.
Grazie ad essa e al modulo Wifi di PlayStation Portabile, infatti, tutti coloro che hanno voglia di intraprendere una o più missioni in compagnia di altri cacciatori potrà farlo in tutta tranquillità: tutte le missioni della campagna in singolo sono meravigliosamente compatibili per essere portate a termine in gruppi di massimo quattro giocatori, dando così la possibilità di impostare strategie di attacco contro nemici particolarmente ostici da abbattere da soli.
GRAFICA E SONORO
Dal punto di vista meramente visivo, Freedom Unite è una gioia per gli occhi degli amanti del fantasy e, più in generale, per chi adora titoli caratterizzati da ambienti curati più sotto l’aspetto tecnico che sotto quello artistico (infatti alcuni territori tendono a ripetersi con una frequenza a dir poco fastidiosa). L’hardware del gioiello portatile della multinazionale giapponese brilla grazie al lavoro maniacale di Capcom che eleva Freedom Unite a vero e proprio “capolavoro d’arte tascabile”.
Anche il comparto sonoro beneficia dell’esperienza maturata da Capcom nel campo degli action, offrendo così una serie di campionamenti audio dalla vastità seconda solo al numero spropositato di creature, di oggetti e di armi su cui si può imbattere in quest’ultimo capitolo del filone portatile della serie di Monster Hunter.
COMMENTO FINALE
Davvero titanico è il lavoro svolto da Capcom nel coniugare in chiave tascabile l’incredibile giocabilità di Monster Hunter con l’esperienza multigiocatore maturabile (fino ad ora) solo su console fisse: c’è chi vede Freedom Unite come “espansione” dei due capitoli precedenti, ma dal nostro umile punto di vista l’implementazione della modalità di gioco cooperativo ed il numero spropositato di armi, oggetti e creature inedite aggiunte sono ben più di semplici aggiunte postume ad un prodotto definito “completo”.
Certo però è che l’impatto iniziale, per chi è a digiuno dei capitoli precedenti e chiede alla propria PSP di offrirgli titoli dalla giocabilità immediata, può essere addirittura devastante data la mole di nozioni da recepire tutte insieme, ed anche se svolgere missioni in cooperativa può certamente allentare lo “stress” ai novizi, ritrovarsi faccia a faccia con i mostri di Capcom rimane sempre un’esperienza difficilmente gestibile, e senza un’attento studio delle meccaniche di gioco che permeano l’universo di Freedom Unite serve davvero a ben poco appoggiarsi a tre amici in cooperativa.
Nonostante questo però Monster Hunter Freedom Unite rimane un vero e proprio capolavoro, un inno alle possibilità uniche di una particolare tipologia di videogiochi che se ne frega dell’accessibilità ad una più vasta platea di giocatori e che punta a soddisfare nel miglior modo possibile coloro che traggono soddisfazione dalle sfide in proporzione alla difficoltà nell’essere portate a termine, ed è proprio per questo che ne consigliamo l’acquisto a tutti coloro che hanno la voglia (ed il tempo) di accendere la propria PSP esclusivamente per mettersi perennemente in gioco sfidando se stesso e frotte interminabili di creature giganti.
Cosa ci piace | Cosa non ci piace |
|
|
Monster Hunter Freedom Unite: galleria immagini
