Visto in alcuni filmati qui su gamesblog, WET è stato presentato in anteprima da Atari a Milano e siamo andati a vedere e provare questo nuovo shooter in terza persona con un’eroina che, accompagnata da coinvolgenti musiche e atmosfere tarantiniane, non disdegna di massacrare i nemici a colpi di katana in vece della pistola.
Previsto per Xbox360 e PS3 (con risultati migliori sulla prima in quanto la versione Sony offre molto più aliasing), Wet si configura quindi come un action shooter in terza persona condito da elementi platform e mirabolanti combattimenti in corsa – ad esempio un inseguimento in autostrada saltando da una vettura all’altra – conditi dai classici quick time events.
I QTE, insieme ad una grafica che ricorda molto Shenmue, danno a WET un sapore retrò che si unisce a personaggi e atmosfere che richiamano molto i film di Tarantino. L’impostazione di gioco è abbastanza classica e ruota intorno al personaggio femminile protagonista del gioco.
Armata di Katana e doppie pistole, la protagonista è una mercenaria che accetta tutti quei lavori che nessuno vorrebbe fare per il grado di pericolo che portano, facendo pulizia degli elementi scomodi ai datori di lavoro.
Come consuetudine di tutte le produzioni videoludiche moderne, WET adotta un impianto molto cinematrografico alternando filmati e QTE al gioco. L’inizio del gioco ci catapulta subito nel mezzo dell’azione all’inseguimento di una valigetta protetta da una moltitudine di scagnozzi che vi lasciamo immaginare. Come ipotizzato da molti nei commenti, il gioco non fa della fisica il punto forte ma preferisce puntare su uno stile arcade e lasciarci interagire con l’ambiente solo per la distruzione di elementi di contorno come piatti, bicchieri, statue di dragoni di ghiaccio e simili.
Volta ad aumentare l’atmosfera caciarona e frenetica è la modalità “ira” che si attiva in determinati momenti dopo che, con un colpo di pistola ravvicinato, la protagonista si ritrova la faccia piena del sangue dei nemici. In questo caso le tinte del gioco virano sul rosso e gli elementi diventano stilizzati per focalizzare l’attenzione solo sui nemici da massacrare.
In conclusione, quindi, WET si rivela sicuramente un titolo interessante che nell’immediato compiace e diverte per la sua carica di richiami, le atmosfere e la frenesia di gioco; gioco, però, non molto bilanciato nella ripartizione tra platform e combattimenti.
I pochi minuti di gioco da noi testati ci hanno sicuramente incuriositi ma, per un giudizio definitivo, bisognerà testare il gioco completo per valutare l’eventuale fattore ripetitività.