Mentre tutti gli occhi del mondo sono puntati sull’E3 e seguono ipnotizzati il labiale di sviluppatori che magari posticiperanno i loro titoli subito dopo la chiusura dell’ultimo stand della manifestazione losangeliana, i ragazzi di Sucker Punch decidono di dare una lezione di concretezza a tutti rilasciando inFamous, la loro opera magna.
L’attesissimo action dalla giocabilità aperta della casa di sviluppo statunitense, nato per esprimere al meglio le potenzialità hardware di PlayStation 3, tenterà così di ritagliarsi uno spazio fisso nel cuore degli appassionati di titoli sandbox con la forza di chi sa di avere tutte le carte in regola per riuscirci.
Cominciamo allora ad addentrarci nell’universo di inFamous negli scomodi (ma eccitanti) panni di Cole, un ragazzo come tanti che però dovrà dimostrare di essere all’altezza della sconvolgente situazione venutasi a creare ad Empire City.
IL BUIO DOPO LA CATASTROFE
È una giornata come tante altre, e la vita scorre tranquilla in quella che viene giustamente riconosciuta come la capitale economica, culturale e persino morale di una fiorente nazione occidentale: le forze di polizia controllano a dovere il tessuto urbano, i parchi cittadini aiutano a mantenere respirabile l’aria anche d’inverno e, certo, i mezzi di trasporto sono costantemente in ritardo, ma basta poco per farci l’abitudine, giusto?
Grazie alla sua fidata bicicletta e ad anni di allenamento, Cole il messaggiero sfreccia leggero all’ombra di imponenti grattacieli che, uno alla volta, nobilitano con la loro presenza il fiorente centro cittadino. Tutto sembra scorrere come sempre, la giornata lavorativa sta per terminare, quando, all’improvviso, una tremenda esplosione bluastra squarcia il cielo, a cui fa immediato seguito una spaventosa onda d’urto che fa saltare in aria migliaia di automobili: scaraventato a terra, Cole perde i sensi e non fa in tempo a comprendere cosa sia successo, o cosa sia lo strano torpore che percorre il suo corpo come una debole scarica elettrica.
Il tempo scorre inesorabile, Cole riapre gli occhi, controlla di essere ancora tutto intero, e capisce di essere miracolosamente sopravvissuto all’esplosione nonostante la devastazione che tale evento ha provocato tutto attorno a lui si riesca a percepire ad occhio, con giganteschi palazzi ridotti a fumanti crateri: fuggire, a questo punto, è l’unica soluzione percorribile.
Scappando da quello che ha tutta l’aria di essere l’epicentro della catastrofe, Cole s’accorge di possedere un’agilità ed una forza impressionati, e cercando di adattarsi velocemente alla nuova situazione proverà a superare ostacoli altrimenti insormonotabili.
Caduto nel caos più totale, intanto, il centro cittadino viene chiuso dalle autorità nell’attesa che vengano predisposte adeguate misure di sicurezza contro gli eventuali effetti della misteriosa esplosione e, soprattutto, contro le ondate di sciacalli e di criminali che approfittano del disastro per appropriarsi dell’ormai ex zona ricca di Empire City.
In un mondo dove i diritti civili vengono completamente annullati dalla “legge della giungla”, i nuovi poteri di Cole fanno sì che la popolazione e le stesse autorità vedano in lui nientemeno che l’artefice della tremenda esplosione: abbandonato a sè stesso ed aiutato solamente dalla sua ragazza e dal suo più grande amico, il nostro “bike messenger” dovrà così scegliere come dare sfogo alle sue nuove capacità. D’ora in avanti, il destino di un solo uomo si intreccierà indissolubilmente con quello di un’intera città in rovina, e spetterà solo a lui capire a quale voce dare ascolto, se a quella della vendetta e dell’infamia, o a quella della giustizia e della civiltà.
IL PESO DELLA SCELTA
L’antieroe creato da Sucker Punch e sbattuto nel bel mezzo di una catastrofe che lo coinvolge personalmente, è un tripudio alla dualità della natura umana, una condizione unica che ci porta a guardare con raziocinio tutto ciò che ci circonda e che ci obbliga a portare Ordine lì dove pensiamo di osservare il Caos.
Analizzandoli esclusivamente sotto quest’ottica, i poteri soprannaturali di Cole sono solo un piccolo espediente per dare al protagonista di inFamous la paradossale possibilità di manifestare in pieno tutta la sua (e la nostra) umanità: imboccare la strada della Luce e quella dell’Infamia, oltre ad essere una perfetta metafora della vita, rende immensamente più facile l’immedesimazione del giocatore in Cole, e le azioni che decideremo di fargli compiere sono solo uno specchio che riflette la nostra natura (o la nostra voglia d’evasione dalla cruda realtà).
Grazie a questo che è ben più di un semplice espediente narrativo, la libertà di scelta che permea inFamous nel profondo garantisce ore ed ore di divertimento, acuito dall’efficacia dei poteri del protagonista e dalla morale che lo porta ad intraprendere questa o quella missione.
Odiato e perseguitato dalla cittadinanza e dagli sciacalli, Cole potrà così iniziare ad aggirarsi all’interno della zona messa sotto quarantena dalle forze di polizia per sperimentare i suoi nuovi poteri da supereroe, fondanti su un’incredibile agilità e su una strana capacità che lo induce a trarre forza dall’energia elettrica.
In un titolo con protagonista un essere dai poteri eccezionali, bilanciare il tutto per evitare di svilire la giocabilità ed il plot narrativo è un imperativo categorico, e proprio per questo non può che far piacere il fatto che i ragazzi di Sucker Punch abbiano riposto tanta cura nella creazione di inFamous: la potenza, l’agilità e le “capacità elettriche” di Cole, infatti, non crescono solo in base al numero di nemici uccisi, alle missioni portate a termine o alle zone esplorate, ma prendono corpo anche e soprattutto in base alle scelte morali intraprese fino a quel momento.
La diversificazione dell’evoluzione dei poteri di Cole, pur risultando marcata ad una prima analisi, ne è però un toccasana per la longevità e per il “fattore rigiocabilità”, portando così inFamous ad essere un perfetto esempio di programmazione e di logica videoludica applicata ad un action dalla giocabilità aperta: affrontare una determinata missione con un karma negativo è un’esperienza completamente differente rispetto a quella che si può fare affrontando la medesima missione con un Cole particolarmente in vena di dispensare pace e amore al prossimo a forza di fulmini globulari e onde d’urto devastanti (ma solo per i cattivoni di turno, ovviamente).
GRAFICA E SONORO
Il lavoro svolto dai ragazzi della casa di sviluppo statunitense sotto il profilo meramente tecnico è un tripudio di colori, di oggetti a schermo e di effetti particellari di prim’ordine: inFamous è una graphic novel in movimento e tutto ciò non può che beneficiare sulla caratterizzazione degli ambienti di gioco, dei personaggi e di tutto ciò che fa da Contorno, scritto rigorosamente in maiuscolo per rimarcare l’importanza di tale carattestica in un sandbox. Il centro di Empire City vive letteralmente di vita propria grazie a scelte stilistiche eccelse, come i passanti che corrono in preda al panico durante uno dei tanti momenti d’azione concitata o come lo stupefacente uso della palette di colori durante le varie fasi della giornata.
Anche il comparto sonoro si avvale della maniacale cura dei ragazzi di Sucker Punch, i quali sono stati certamente aiutati dalla solida caratterizzazione di inFamous garantita dal particolare stile fumettistico-decadente della produzione nel suo complesso, arricchita per altro con il rock e la musica elettronica del musicista brasiliano Amon Tobin, ingaggiato per l’occasione proprio per elevare qualitativamente il lavoro della casa di sviluppo americana, “elettrizzandone” a dovere i contenuti.
COMMENTO FINALE
Le tre immense isole che compongono la “zona franca” di Empire City sono una fucina di emozioni, di sentimenti alterni che spaziano dalla desolazione al coraggio, dalla paura alla rassegnazione: tutto attorno a noi pulsa, risuonando nell’aria come un enorme diapason. Cole e i suoi fidati amici non potranno mai sentirsi soli nemmeno all’interno di un polveroso vicolo, poichè la città vibra al loro passaggio modificandosi di conseguenza assieme a tutti i suoi abitanti.
Come le potenzialità del nostro prode eroe, inFamous si fa domare lentamente nel prosieguo dell’avventura, dando così la possibilità al giocatore di godere appieno delle varie sfaccettature della produzione Sucker Punch, anche se molto poteva essere ancora fatto per limare le spigolosità di una produzione altrimenti inarrivabile.
Nonostante la giocabilità e la crescita scalare del personaggio sia praticamente perfetta, le animazioni dei nemici a schermo e persino del nostro eroe oscillano da eccelse a mediocri in pochi istanti, lasciando completamente scoperte le azioni di transizione da una mossa all’altra. Anche il comparto grafico soffre di lacune più o meno evidenti, con texture saltuariamente slavate, aliasing fastidioso e cali di fluidità di gioco durante le azioni più concitate, per non parlare poi della compenetrazione della telecamera nel corpo del palazzo che si sta scalando.
In ultima analisi, nonostante le evidenti lacune che compromettono la solidità del titolo Sucker Punch, la perfetta calibrazione dei poteri di Cole e la straordinaria caratterizzazione dell’universo di gioco di inFamous ci inducono a consigliarne l’acquisto a tutti gli utenti PlayStation 3 e a tutti coloro che hanno voglia di buttarsi a capofitto in un’avventura ben congeniata e tremendamente divertente, mentre tutti coloro che ancora nutrono dei dubbi su Cole, possono comunque provare la demo e farsi così un giretto di prova per Empire City.