Dei tanti videogiochi presentati nel corso dell’E3 2013, con ogni probabilità Tom Clancy’s The Division è stato quello che più di ogni altro ha saputo abbracciare il concetto stesso di “next-gen”: ambientazione sconfinata, possibilità infinite di esplorazione, grafica slogamascella, fisica da urlo e un’interfaccia di gioco che definire “futuristica” sarebbe un eufemismo.
È proprio ripensando alle scene iniziali del video d’annuncio e alle splendide immagini relative alla mappa olografica che i ragazzi di GameReactor Sweden, riuscendo a intercettare il direttore di Massive Entertainment David Polfeldt, hanno provato a chiedere all’uomo di punta del team di sviluppo interno a Ubisoft di spiegare in che modo quella funzionalità andrà a impattare sulle dinamiche di gioco:
“Quella dell’interfaccia tridimensionale è una delle tante innovazioni che possiamo apportare ai nostri progetti grazie alla potenza computazionale garantitaci dalle piattaforme next-gen. Lo spazio 2D dei menù e delle interfacce dei giochi sviluppati fino ad oggi è stato ed è tutt’ora una grande contraddizione, realizzando un videogioco moderno gli sviluppatori fanno di tutto per dare ai loro utenti un’esperienza realistica ma allo stesso tempo li obbligano a interagire con fittizi menù bidimensionali completamente sganciati dal mondo in cui tentano di immergerli.”
Le domande che ha cominciato a porsi in tal senso il buon Polfeldt giocando ai titoli di questa generazione e notando che in ognuno di essi si può riscontrare la presenza di un “anacronistico” menù bidimensionale, di conseguenza, sono state alla base della decisione assunta dal direttore di Ubisoft Massive per intervenire e fare in modo che i suoi ragazzi non commettano lo stesso errore:
“Ripensando a questo problema ho così deciso di lanciare una sfida ai miei ragazzi: una volta osservata una determinata scena di gioco, gli ho chiesto di ripensarla senza alcuna interfaccia 2D. Ho obbligato i programmatori impegnati nello sviluppo delle meccaniche di gameplay e dell’interfaccia di gioco a fare a meno delle UI bidimensionali. Certo, in alcuni casi questo tipo di soluzioni possono rivelarsi interessanti e garantiscono un più alto livello di immersione, ma di solito sono solo dei vetri che si frappongono tra l’utente e il mondo di gioco: per questo, nella dimensione di The Division tutto ciò che è ‘interfaccia’ lo ritroverete nel mondo di gioco. Starà lì, non si troverà in uno spazio virtuale diverso da quello in cui sarà immerso il vostro personaggio digitale. Vogliamo offrire un’esperienza next-gen e muovendoci in questo modo pensiamo di aver compiuto la scelta giusta.”
La commercializzazione di Tom Clancy’s The Division è prevista alla fine del 2014 su PlayStation 4 e Xbox One. A chi si fosse perso i nostri precedenti articoli al riguardo, ricordiamo brevemente che il titolo sarà ambientato in una New York post-apocalittica e ci vedrà indossare i panni di uno dei pochi sopravvissuti a una pandemia globale causata da un virus trasmesso dalle banconote. Sotto il profilo squisitamente ludico, il progetto assumerà la poliedrica forma di uno sparatutto tattico-ruolistico in terza persona immerso in una dimensione di gioco dinamica e perennemente connessa alla rete: le battaglie inscenate online tra gli sciacalli e i nuclei “pacifici” di sopravvissuti avranno riflessi diretti e immediati sulla dimensione delle zone controllate dalle fazioni, sul livello di sicurezza all’interno dei settori, sulle missioni proposteci e sui generi di prima necessità che avremo a disposizione prima di partire alla conquista dei ricchi grattacieli di Manhattan e delle semideserte aree residenziali della Grande Mela.
Tom Clancy’s The Division: nuove informazioni da Ubisoft
20 giugno 2013 – A cura di Michele Galluzzi
Con ancora negli occhi le splendide scene di gioco di Tom Clancy’s The Division mostrateci da Ubisoft nel video di debutto proiettato sul maxischermo della conferenza E3 del colosso videoludico transalpino, riprendiamo ad aggiornarvi su questo avveniristico sparatutto online per console next-gen rimbalzandovi le dichiarazioni rilasciate ai colleghi di Joystiq da un rappresentante del team di sviluppo degli Ubisoft Massive.
Per soddisfare la sete di informazioni degli appassionati e per sedare i dubbi degli scettici che, presenti in fiera, non hanno avuto la possibilità di provare in anteprima il titolo, gli uomini di Ubi accorsi alla kermesse videoludica californiana hanno così snocciolato tutta una serie di dettagli riguardanti le dinamiche di gameplay e gli aspetti correlati alla natura online di un progetto che fonderà l’esperienza singleplayer e quella multiplayer in una sola, immensa dimensione di gioco.
- Il gioco non proporrà classi predefinite ma permetterà all’utente di creare una classe personaggio tutta sua mediante la selezione di abilità ramificate e strutturate in modo tale da poter essere potenziate, anche in questo caso, in maniera completamente autonoma
- Sin dal lancio il titolo potrà avvalersi delle funzionalità Smartglass di Xbox One e dell’omologa funzione di PlayStation 4: ci si potrà perciò connettere con un tablet per avere una visuale tattica della mappa di gioco e per interfacciarsi con un drone volante
- Sempre tramite tablet sarà inoltre possibile pilotare ingame il drone e offrire supporto alla propria squadra per curare i compagni feriti, per taggare i nemici nascosti dietro a un riparo o per fornire una scansione tridimensionale dell’area comprensiva dell’ubicazione degli oggetti, delle munizioni e dei nemici stessi
- Come ogni MMO, anche The Division non potrà essere giocato offline ma, nonostante questo, offrirà una robusta esperienza “in singolo” attraverso la proposizione, a cadenza giornaliera e settimanale, di missioni ad-hoc da poter affrontare sia da soli che in compagnia degli altri membri della propria squadra.
- Tutta l’area di gioco sarà accessibile a prescindere dal livello personaggio e dai compiti “singleplayer” da dover portare a termine: di conseguenza, gli scontri PvP e le missioni PvE avverranno nella medesima zona di gioco e non in mappe apposite come nella maggior parte degli MMO odierni
- All’interno del titolo gli utenti potranno commerciare con gli altri giocatori le parti d’equipaggiamento, i componenti ritrovati durante le varie spedizioni e le armi create in proprio. Non è ancora chiaro però se un simile sistema potrà essere utilizzato in qualsiasi momento o se ci sarà bisogno di recarsi in una sorta di “mercato nero” online
Tom Clancy’s The Division dovrebbe essere commercializzato alla fine del 2014 su Xbox One, PlayStation 4 e, forse, su PC. A chi si fosse perso i nostri precedenti articoli al riguardo, ricordiamo brevemente che il titolo ci catapulterà nel bel mezzo di una New York sconvolta da un virus diffuso tramite le banconote, ricreandola digitalmente in uno sparatutto tattico online a mondo aperto dalla forte impronta ruolistica per consentirci di prendere parte alla lotta per la sopravvivenza inscenata dagli sciacalli (dediti al saccheggio e alla conquista degli accampamenti altrui) e da chi vorrà mantenere un barlume di civiltà organizzandosi in gruppi di esploratori.
Tom Clancy’s The Division anche su PC? Ubisoft si dice possibilista
16 giugno 2013 – A cura di Michele Galluzzi
Diversamente dalle voci di corridoio rincorsesi tra gli stand dell’E3 2013, durante la kermesse losangelina le alte sfere di Ubi hanno confermato che Tom Clancy’s The Division potrà essere giocato solo ed esclusivamente dai futuri acquirenti delle prossime console casalinghe di Microsoft e Sony.
Per l’incredibile spettacolo offerto dal trailer di gameplay ammirato durante la conferenza E3 di Ubisoft e per la natura stessa dell’impianto di gioco eretto dai Massive Entertainment a supporto del motore grafico, un numero sempre maggiore di videogiocatori su PC sta però tentando in ogni modo di far cambiare idea alla multinazionale francese.
Subissati dalle domande postegli in questi giorni dagli irriducibili e incorruttibili adepti del Dio Computer attraverso il forum ufficiale e i profili Facebook della compagnia, della relativa sussidiaria e persino dei singoli sviluppatori impegnati nel progetto, gli Ubisoft Massive hanno così deciso spintaneamente di intervenire per chiarire la situazione e aprire uno spiraglio di speranza per tutti i cultori degli sparatutto online su PC con queste parole pronunciate dal Senior International Community Developer di Ubisoft Massive, Antoine Emond, ai microfoni di Machinima (via NeoGAF):
“A coloro che vorrebbero vedere The Division su PC e che in questi giorni ci hanno contattati per chiederci di intervenire in tal senso, dico semplicemente di andare avanti e di continuare a far sentire la propria voce firmando petizioni e andando sul nostro forum per sottoporci tutte le richieste del caso.”
Per evitare qualsiasi incomprensione di sorta, contemporaneamente all’intervento di Emond i curatori del profilo Twitter ufficiale di The Company hanno condiviso con la loro già vasta platea di followers questo breve ma importante “cinguettio rivelatore”:
“Stiamo ottimizzando l’esperienza di gioco per le console della prossima generazione. Tuttavia, non stiamo escludendo a priori la possibilità di proporlo su qualsiasi altra piattaforma.”
In attesa che le pressioni dei videogiocatori su PC inducano Ubisoft ad aggiungere la loro piattaforma di riferimento alla fortunata ed elitaria lista dei sistemi su cui verrà proposto Tom Clancy’s The Division, chiudiamo il pezzo ricordando a chi ci segue che l’uscita di questo ambizioso MMOTPS tattico/ruolistico è prevista nell’inverno del 2014 su Xbox One e PlayStation 4.
Tom Clancy’s The Division: immagini e video dall’E3 2013
12 giugno 2013 – A cura di Michele Galluzzi
Nel mare di notizie provenienti dall’E3 2013 di Los Angeles, quella dell’annuncio di Tom Clancy’s The Division con conseguente sfoggio del motore grafico da parte di Ubisoft è stata senza alcun dubbio tra le più importanti.
Realizzato da Ubisoft Massive (un team formato di fresco per unire le competenze degli sviluppatori di Far Cry 3 all’esperienza dimostrata dai ragazzi che hanno dato forma al progetto di Assassin’s Creed Revelations), The Division ci proietta in un futuro prossimo sconvolto dalle conseguenze della pandemia mortale scatenata da un misterioso virus trasmesso al contatto con le banconote. Tre settimane dopo l’esplosione della pandemia la civiltà occidentale è già collassata e il nostro compito, assieme a quello dei pochi abitanti di New York scampati al virus, sarà così quello di lottare per poter sopravvivere al rigido inverno e, soprattutto, agli sciacalli che imperversano per le strade di Manhattan.
Le difficoltà affrontate dai sopravvissuti si ripercuoteranno in maniera pressoché immediata sulle opzioni di gameplay a disposizione dell’utente: la disponibilità o meno di compagni di squadra, ma anche di munizioni, di basi d’appoggio, di elementi d’equipaggiamento e di oggetti consumabili influenzerà pesantemente lo stile di gioco, da qui i riferimenti “ruolistici” fatti dagli sviluppatori in sede di montaggio del filmato datoci in pasto durante l’E3 losangelino.
La Grande Mela ricreata digitalmente dagli Ubisoft Massive sarà connessa in maniera persistente alla rete, potrà essere esplorata completamente e presenterà delle aree di influenza che cambieranno in maniera dinamica nel corso del tempo per rappresentare l’esito delle battaglie inscentare tra gli sciacalli e coloro che decideranno di mantenere un briciolo di umanità. Sarà uno sparatutto online in terza persona con una forte componente ruolistica e un’altrettanto importante “vocazione tattico-strategica”, insomma.
Tom Clancy’s The Division dovrebbe essere commercializzato nella seconda metà del 2014 su PC, Xbox One e PlayStation 4.