Riesce difficile capire perché Microsoft abbia lasciato intendere che Xbox One limiterà in qualche modo la circolazione dei giochi usati, ma così è stato: la conferenza della compagnia ha colpito, però fino a un certo punto, e, almeno per il momento, PlayStation 4 pare essere in vantaggio (anche per via del presunto blocco).
Nonostante questo, Larry Hyrb, noto membro della compagnia, non ha usato parole rassicuranti sul suo blog:
“La possibilità di scambiare e rivendere giochi è importante sia per i giocatori sia per Xbox. Xbox One è progettata per supportare lo scambio e la rivendita dei software. Le varie notizie sulle nostre politiche sono inaccurate ed incomplete. Discuteremo dei dettagli nel prossimo futuro”.
Finora si è parlato soprattutto del blocco dei giochi usati, quindi dell’impossibilità di far girare su un’altra console un titolo già utilizzato su una precedente piattaforma; qualcuno ha parlato di codice associato al singolo gioco; in diverse occasioni è emerso che la compagnia avrebbe intenzione di far vendere i propri titoli solo a quei rivenditori che hanno aderito alle sue politiche; si è detto di tutto e di più, insomma.
La questione dunque resta e continua a far discutere anche i fan più accaniti; da Redmond nessuna notizia, anche se Hyrb ha cercato di dare qualche rassicurazione, e i rumor trapelati in rete sono solo negativi. La domanda, perciò, non può che essere la stessa: Microsoft, perché lanciare una console di nuova generazione in questo modo? E soprattutto, perché una scelta così anti-consumatore?
Via | MajorNelson