La crisi economica, dopo aver letteralmente azzerato gli utili e le stime di crescita delle multinazionali così come delle piccole aziende impiegate nel settore videoludico, sta cominciando a colpire indirettamente anche l’attore più importante di questa generazione, vale a dire Nintendo, che con i suoi Wii e DS ha sbancato a mani basse il tavolo della console war contro Microsoft e Sony.
Nel corso di due interviste concesse rispettivamente a VG247 e a GamesIndustry.biz, infatti, le alte sfere della casa di Kyoto hanno preso atto della forte svalutazione della sterlina e, quindi, hanno deciso di alzare di 18-20 sterline il prezzo di vendita all’ingrosso di Nintendo Wii nel solo Regno Unito, annunciando inoltre che tra non molto un aumento analogo di prezzo andrà ad inficiare la vendita del software e di tutto il comparto degli accessori hardware relativi alla piccola console Nintendo.
L’aumento atipico del prezzo d’acquisto all’ingrosso di Nintendo Wii andrà sicuramente a rialzare similarmente il prezzo di vendita al dettaglio anche se, assicura Nintendo, nessun piano analogo è previsto per il Nintendo DS, del software e degli accessori, vista l’uscita a breve del DSi nel Regno Unito.
A questo punto, però, una domanda sorge spontanea: se nel Regno Unito la casa di Kyoto ha alzato il prezzo di Nintendo Wii per via della svalutazione della sterlina, perchè in Europa (dove l’euro va forte sia contro la sterlina che contro lo yen e il dollaro) non c’è stato ancora un seppur minimo taglio di prezzo relativo alla bianca regina dell’attuale generazione videoludica?
via | VG247, GamesIndustry.biz