Checché ne possano pensare i suoi estimatori, Aliens: Colonial Marines non è stato un grandissimo risultato per Gearbox e Sega, travolti da uno tsunami di polemiche dopo l’arrivo del gioco nei negozi.
Adesso, le due società rischiano di pagare un conto salato: Polygon riporta infatti la notizia secondo la quale nel Northern District in California sarebbe stata avviata una class action nei loro confronti, da parte dello studio Edelson LLC. Secondo l’argomentazione offerta nei documenti con i quali è stata avviata la causa legale, sviluppatore e publisher avrebbero violato una serie di leggi californiane, mostrando alla stampa demo presentate come “gameplay reale”, ben differenti però dalla versione arrivata sugli scaffali.
Secondo i legali di Edelson, l’embargo imposto da Sega e Gearbox sulla recensione del gioco, fino alla sua data d’uscita, avrebbe alimentato intenzionalmente la volontà di mantenere i consumatori all’oscuro della differenza tra versioni per la stampa e gioco finale: alla class action potranno dunque unirsi tutti coloro che hanno comprato Aliens: Colonial Marines nel giorno del lancio, o prenotandolo prima della sua uscita.
“Ognuna delle dimostrazioni di ‘gameplay reale’ dava a intendere ai consumatori quello che avrebbero voluto comprare: un gioco all’avanguardia con funzionalità e qualità specifiche. Sfortunatamente per i loro fan, gli accusati non hanno mai detto a nessuno – consumatori, critici, recensori o reporter – che il loro ‘gameplay reale’ delle dimostrazioni aveva ben poca somiglianza con il prodotto arrivato nei negozi, venduto a un largo gruppo di compratori ignari.”
La stessa Sega ha dovuto ammettere che i trailer di Aliens: Colonial Marines erano fuorvianti, dopo le proteste inviate alla Advertising Standards Agency americana. Staremo a vedere come andrà avanti ora la situazione.
Via | vg247.com