A volte, certi pareri e certe esternazioni è meglio tenerseli per sé. È quanto avrà probabilmente imparato Adam Orth, lanciatosi qualche giorno fa in un’accanita difesa nei confronti del presunto sistema “always on” della nuova Xbox, con toni abbastanza accesi da offendere i suoi follower su Twitter, e spingere Microsoft (suo datore di lavoro) a chiedere scusa al posto suo.
Immaginavamo qualche giorno fa che il parere non richiesto di Orth potesse costargli la propria posizione all’interno di Microsoft Game Studios, e a quanto pare purtroppo così è stato: lo riporta Game Informer, citando quelle che sarebbero fonti anonime provenienti dall’interno della società di Redmond. Adam Orth avrebbe dato le dimissioni la scorsa settimana, dopo il fattaccio accaduto via Twitter, ma resta ovviamente tutto da capire se tale gesto sia stato spontaneo o in qualche modo “propiziato” da parte di Microsoft.
Nel frattempo, anche gli account LinkedIn e Twitter di Orth sembrano essere stati modificati: il primo completamente scomparso, mentre il secondo ha abilitato la protezione dei tweet, per cui solo i follower accettati dal possessore dell’account possono visualizzare i suoi messaggi. Nel frattempo, pur chiedendo scusa per le parole del suo (ex) dipendente, Microsoft non ha ancora commentato ufficialmente le voci sulla presunta connessione sempre necessaria per la sua nuova console. Queste le parole della società risalenti a qualche giorno fa:
«Ci scusiamo per i commenti inappropriati fatti ieri su Twitter da un nostro dipendente. Questa persona non è un portavoce di Microsoft e i suoi personali punti di vista non riflettono il l’approccio incentrato sui clienti che adottiamo per i nostri prodotti, né riflette il nostro modo di comunicare direttamente con i nostri fedeli clienti. Siamo molto spiaciuti se tutto questo ha offeso qualcuno, ma in ogni caso non abbiamo mai fatto alcun annuncio sulla roadmap del nostro prodotto, né abbiamo ulteriori commenti in materia»
Via | Venturebeat.com