Assetto Corsa: le nostre impressioni

Assetto Corsa: le nostre impressioni



Noi di Gamesblog abbiamo potuto finalmente provare la Technology Preview di Assetto Corsa e possiamo dirvi cosa ci è piaciuto e cosa non ci ha convinto. Diciamolo subito, tanto per tagliare la testa al toro: Assetto Corsa è un signor simulatore, e se il curriculum dei Kunos Simulazioni non lasciava dubbi al riguardo, forte come è di perle come netKar Pro e Ferrari Virtual Academy, è proprio alla prova con mano che si può cogliere senza ombra di dubbio l’ottimo lavoro svolto.

Tecnicamente il simulatore, inutile girarci intorno, è ben riuscito ma parecchio esigente in termini di potenza richiesta. Il motore grafico è molto scalabile per rendere il titolo giocabile anche su macchine non estremamente potenti ma è comunque pesante. Abbiamo svolto la prova su un Pc dotato di Intel i5, Radeon HD5650(1GB di ram onboard) e 4GB di ram di sistema, il tutto su Windows 7 e con un Logitech G25. Con un Pc del genere, non certo un fulmine ma nemmeno da buttare, per ottenere una fluidità accettabile occorre tagliare pesantemente dettagli, legati soprattutto all’ impianto di illuminazione, ai filtri e agli effetti di motion blur. Continua dopo la pausa.

Ciò “che resta” dopo la potatura è comunque un bel vedere: nota di merito va soprattutto ad una palette di colori che vira decisamente verso il fotorealismo, restituendo un “feeling” à la Gran Turismo e facendoci sentire piacevolmente immersi in una vera pista grazie anche ad una buona illuminazione settabile anche in base all’orario deciso. Ma bando agli orpelli grafici, qui si parla di simulazione, e in questo campo nulla da eccepire: l’auto è una Lotus Elise SC dotata un option pack della Lotus che comprende gomme semislick (Yokohama ADVAN A048), differenziale autobloccante a 25% in power e coast e ammortizzatori leggermente più rigidi. Il grado di confidenza raggiungibile è assoluto, dimenticate le difficoltà incredibili di tanti sim anche solo a fare un giro di pista: qui si guida sul serio, dunque è davvero facile portare l’auto a spasso per la pista, mentre se si inizia a forzare le cose diventano, come giusto che sia, un tantino più complicate.

Il tutto è veramente convincente e realizzato con cura: i trasferimenti di carico sono ben avvertibili, la risposta della frenata è corretta, con tanto di serpeggiamento dell’auto nelle staccate più violente, la frizione è resa in maniera esemplare e il force feedback convince, mai invasivo o “esagerato” artificialmente. Forse la Lotus che mi aspetterei (parliamo di 800Kg di auto) è un tantino più rapida nei cambi di direzione, ma non avendola mai guidata dal vivo resta una sensazione non verificabile (purtroppo!).

Ottima anche l’interfaccia di gioco, realizzata con gusto e davvero di immediata fruizione, mentre in game fanno la loro comparsa le “App” ovvero una barra a scomparsa sul lato destro del monitor che permette di decidere, con un semplice trascinamento, che informazioni visualizzare durante la guida. Ben curato anche il supporto ai vari comandi di gioco: un completo wizard ci permette di settare il volante nel migliore dei modi, mentre sono supportati anche la tastiera (evitate) e il joypad Xbox360 (che tra l’altro ho trovato funzionare davvero benone, quasi a livello di un FM4 per capirci).

Terminiamo la breve prova con il comparto audio, finalmente ben realizzato anche se non perfetto (quello di netKar era decisamente bruttino), e soprattutto settabile in intensità per molti parametri diversi: rumore del vento, del motore, delle gomme hanno tutti uno slider regolabile, in modo da creare il mixaggio più vicino possibile all’esperienza perfetta.

Che dire dunque: io aspetto con ansia la versione finale per verificare il multiplayer, che sarà il “core” del gioco: girare da soli, vi garantisco, è assuefacente come in pochissimi casi, non si smetterebbe ma… e contando quante auto saranno simulate, ciò garantisce già di per sé una fetta importante dell’esperienza, ma se i Kunos sapranno lavorare al comparto multi con la stessa maestria dimostrata fin’ora ci troveremo davanti un punto di riferimento delle simulazioni per gli anni a venire.

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