Si chiama Pokemon Bank ed è una trovata di Nintendo che non ci piace affatto: anche se in questo modo la compagnia ha infatti superato i problemi che avrebbero impedito di trasferire i pokemon da Bianco e Nero (2) a X e Y, non si può certo dire che i fan apprezzeranno – non noi, almeno – la decisione di far pagare l’applicazione per Nintendo 3DS. Avete letto bene: non c’è nessuna svista e i seguenti dettagli, per quanto sorprendenti, ci hanno lasciato con l’amaro in bocca.
Dall’ultima Nintendo Direct apprendiamo che con Pokemon Bank sarà possibile immagazzinare le proprie creature in box depositati in rete, per un totale di 100 PC e ben 3mila pokemon: il servizio, insomma, è valido (anche se non è stato meglio specificato, dovrebbe essere ovvio che si riferisca solo ai mostriciattoli delle altre versioni e non a quelli di X e Y, che potranno continuare ad essere despositato nei box ordinari).
Una volta immagazzinate, le creature saranno trasferite in Pokemon X e Y attraverso il servizio Transporter, che permetterà l’invio dei pokemon solo da Nero e Bianco (2): in qualsiasi altro caso, qualora vogliate mettere tutte le creature nella stessa avventura, dovrete procedere come avete sempre fatto, e cioè trasferire tutto dalle singole cartucce a Nero e Bianco, per poi usufruire di Transporter.
Pokemon Trasporter a pagamento
Niente di scandaloso, starete pensando; in effetti, Nintendo sfrutta semplicemente la rete per il deposito dei pokemon: il punto è che tutto questo non avverrà gratuitamente, ma dietro pagamento di una somma annuale non meglio precisata. Dicevamo che la trovata non ci piace affatto e più scriviamo e rileggiamo quanto scritto più ne siamo convinti: a prescindere dai costi che The Pokemon Company e Nintendo dovranno sostenere, era davvero necessario macchiare la bellezza di questo gioco?