Il PlayStation Network è offline ormai dal 20 aprile, e anche alcuni nomi illustri dell’industria videoludica cominciano a esternare il proprio malcontento: Christian Svensson, vice-presidente della divisione americana di Capcom, si dichiara “frustrato e arrabbiato” attraverso il forum di Capcom Unity, attaccando gli hacker e spiegando che le conseguenze di questo disastro potrebbero essere peggiori di quanto si pensa, anche per la stessa Capcom:
«Sono frustrato e arrabbiato da questa cosa, per diverse ragioni.
Come consumatore, utilizzo giochi online su PS3, cosa che non posso fare… e probabilmente anche i miei dati personali sono compromessi. Inoltre mi piace comprare cose sul PlayStationStore, e adesso non lo posso fare.
Inoltre, come un manager responsabile di mandare avanti un’attività, questi fatti ci stanno ovviamente costando centinaia di migliaia, se non milioni di dollari in incassi che erano stati pianificati nel nostro budget. Si tratta dei fondi sui quali contiamo per portare nuovi giochi sul mercato per i nostri fan.
In breve, gli hacker sembrano voler cercare di “punire” Sony per una sorta di ingiustizia percepita, e suppongo che in questo siano stati molto efficaci. Ma stanno anche punendo milioni di altri consumatori e attività, per cui è impossibile essere d’accordo con la loro “causa”»
Secondo le ultime notizie il PlayStation Network dovrebbe tornare completamente attivo entro il 31 maggio, con alcuni dei servizi più importanti (come il gioco online) che potrebbero venire ripristinati prima di questa data.