I tempi in cui non si sarebbe potuto “modificare la PS3” nemmeno in una delle puntate più estreme de “Ai Confini della Realtà” si fanno sempre più lontani: se da un lato le società che producono (più o meno legalmente) dispositivi USB in grado di sfruttare la falla trovata alcuni mesi fa da GeoHot si moltiplicano come funghi in un boschetto autunnale, dall’altro lato i programmatori di Sony si ritrovano costretti a sfornare firmware a raffica (e a rimandare l’uscita di titoli già in mostruoso ritardo) nel tentativo di rallentare l’azione dei bucanieri virtuali.
A rendere ancora più nebulosa la situazione ci si mettono quest’oggi gli hacker del team di fail0verflow!, famosi per aver creato il Canale Homebrew di Nintendo Wii: approfittando del Chaos Communication Conference 27C3 che si sta tenendo in questi giorni a Berlino, infatti, hanno annunciato al mondo intero di essere riusciti ad entrare in possesso della “private key” di PlayStation 3, grazie alla quale si è in grado di modificare il firmware della console per permettere ai modder di caricare sistemi operativi Linux, emulatori e programmi capaci di aggirare qualsiasi protezione anticopia (con le conseguenze che potete facilmente immaginare).
Se tutto ciò dovesse risultare esatto, quindi, PlayStation 3 perderebbe di colpo lo scettro di console più sicura sul mercato a beneficio, stentiamo a crederlo ma è proprio così, di Xbox 360, il cui accesso alle routine di sistema più profonde è ancora parziale e, per giunta, ottenibile solo tramite complicate operazioni di saldatura di chip e cavi aggiuntivi sulla scheda madre. Nell’attesa che il gruppo di fail0verflow! dimostri di essere riuscito nell’impresa di “sbloccare” il software e il controllo hardware di PlayStation 3, vi lasciamo a un video che, tra tecnicismi e complicati schemi, mostra le differenze tra le protezioni anticopia di X360, Wii e della stessa PS3.