Il CEO di Nintendo, Satoru Iwata, ha detto la sua in merito alla scottante, quanto attuale, questione 3D. In primo luogo l’ha fatto riguardo un ipotetico successore del Wii, con implementata proprio tale tecnologia. Per Iwata questa possibilità è fortemente condizionata dalla proliferazione delle televisioni dotate di 3D; non appena raggiunta una base installata soddisfacente (si parla del 30%), allora potranno prendere in considerazione questa ipotesi.
In un secondo momento il presidente ha evidenziato come il 3DS non sia semplicemente frutto di una moda del momento, dato che Nintendo provò quindici anni or sono una via del genere con il Virtual Boy. Il problema è che all’epoca i tempi non erano maturi per battere questa strada, divenuta percorribile da due anni a questa parte. Sapendo oggi di disporre di una tecnologia in grado di far fronte all’esigenza di generare prodotti soddisfacenti, ecco che la compagnia di Kyoto ha optato per questa scelta.
L’ultimo suo intervento si è focalizzato sulla tendenza in generale, manifestando chiaramente quanto il 3D sia nelle corde di Iwata.
(Il 3D ndr) ci permette di realizzare immagini che sono molto vicine a ciò che osservate nella vita di tutti i giorni. Nel futuro, il 3D diverrà lo standard nei videogiochi.
Non sta certo a noi avallare o smentire le previsioni di Iwata. Ma dopo la touch-generation e la move-generation, chi avrebbe il coraggio di smentire platealmente Nintendo, piacciano o meno certe filosofie?