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A pochi giorni dall’aggiornamento dell’Oculus Store che rendeva impossibile l’accesso a videogiochi e app a meno che un visore Oculus Rift fosse collegato al PC, l’hack Revive, di fatto reso inutilizzabile da quell’update, è stato aggiornato ed è tornato in funzione ancor più potente di prima e con un effetto collaterale con piacerà affatto in casa Oculus e Facebook.
L’aggiornamento di Revive, infatti, non ripristina soltanto la situazione a come era fino a venerdì scorso – i giochi e le app acquistate dall’Oculus Store possono essere aperti anche dai possessori di Vive di HTC, ma permette anche agli utenti di bypassare il processo DRM di Rift, rendendo di fatto più semplice la pirateria.
A conti fatti, almeno per il momento, l’aggiornamento dell’Oculus Store ha sortito l’effetto contrario. Era stato introdotto per bloccare la pirateria e ha finiti col renderla ancora più semplice.
Libre VR, il misterioso creatore dell’hack Revive, ha spiegato su Reddit:
Questo è il mio primo successo nel bypassare il DRM, non volevo davvero prendere quella strada. Non supporto la pirateria, non usate questa libreria per le copie pirata!
E in tanti, in queste ore, stanno ricordando le parole del fondatore di Oculus, Palmer Luckey, che su Reddit scriveva:
Se gli utenti acquistano i giochi da noi, non mi importa se usando delle mod per giocarvi altrove. Come ho detto milioni di volte, il nostro obiettivo non è bloccare gli utenti sul nostro hardware.
Succedeva appena cinque mesi fa. Tanto è cambiato in questo poco tempo, ma siamo davvero curiosi di vedere come evolveranno le cose nel prossimo futuro.