La campagna di marketing per Nintendo Wii U è iniziata con il comico Rufus Hound e, stando alle parole della compagnia, continuerà fino alla fine del 2013 per poi proseguire anche nel 2014. Nintendo, insomma, sta iniziando a dare dimostrazione delle promesse fatte in passato, visto che il tempo incalza e la concorrenza – una sempre più attesa PlayStation 4 e una non meno chiacchierata Xbox One – è agguerrita; a tutto, poi, dovete aggiungere che la compagnia sta vendendo in perdita la sua piattaforma.
Sì, avete letto bene: stando a quanto pubblicato da Game Industry, Nintendo sta facendo registrare soltanto perdite e un price-cut, proprio per questo motivo, sarebbe tutt’altro che vantaggioso (anche se, paradossalmente, con il conseguente aumento delle vendite la situazione potrebbe pure migliorare); in altri termini, se vi aspettavate che a Natale Big N avrebbe tagliato i prezzi, fareste meglio a ricredervi: la compagnia non è nelle condizioni di poterlo fare.
Satoru Iwata, intanto, sembra ancora poco consapevole (sic!) dei motivi che hanno decretato questo insuccesso iniziale; certo, saprà senz’altro che l’hardware non è il massimo, che il già citato prezzo è troppo alto e che la line-up iniziale è stata deludente – per non parlare del marketing sbagliato -, ma pare ancora troppo lontano dal cercare una soluzione, se dichiara che la colpa sta in nuove distrazioni:
“Quello che posso dire adesso è che ottenere l’attenzione dei clienti è molto più difficile rispetto a prima. Con tutte le informazioni cui hanno accesso le persone ora, la capacità di prestare attenzione è limitata. E questa grande differenza, rispetto al passato, si nota, piaccia o no“.
Ma il problema sono le nuove tecnologie?
Nell’intervista di Nintendo Life Iwata fa ovviamente riferimento non solo a tablet e smartphone, ma anche ai social network (apprezzandoli notevolmene, tra l’altro): è impossibile non essere d’accordo, visto che il mercato è effettivamente cambiato; se fossimo nel presidente, però, eviteremmo di attribuire l’insuccesso di Wii U a questi fattori: una console con dei buoni giochi, anche se non molto performante, regala esperienze che giochini da social network, tablet e telefoni vari se le sognano.
Via | Nintendo Life