Il problema di Nintendo Wii U? Qualcuno dice il prezzo; qualche altro, azzarda sul software; qualche altro ancora, invece, parla di marketing e scelte sbagliate. Satoru Iwata ha voluto rispondere per l’ennesima volta ai più critici, smentendo qualsiasi ipotesi di price-cut e sottolineando che la sua console ha ben altri problemi da risolvere:
“Se il problema fosse il prezzo – queste, le parole del boss di Nintendo -, la versione base dovrebbe aver venduto un sacco, ma il nocciolo della questione è che la gente sta comprando di più la versione Premium, perciò il problema non è quello”.
Lo sappiamo benissimo: il problema è che la console, a prescindere da qualsiasi valutazione sull’hardware, non è stata sponsorizzata bene (a proposito, le nuove campagne di marketing sono iniziate con il messaggio di Rufus Hound) e che i giochi non sono stati all’altezza delle aspettative: certo, usciranno molti titoli AAA fino alla metà del prossimo anno e parecchi saranno acquistati senz’altro in massa; il punto è che chi inizia – “bene”, aggiungiamo noi – è a metà dell’opera: quello di Wii U non è stato un buon inizio e, nonostante la fiducia dei retailer inglesi, si vede.
Sì, perché le vendite, secondo le ultime indiscrezioni, si sarebbero attorno alle 160mila copie nei tre mesi che vanno da aprile a luglio; la situazione sarebbe così negativa che qualche store avrebbe ridotto sua sponte il prezzo della console, senza guadagnare granché.
“Capisco che il vero problema è la mancanza di software – ha spiegato Iwata – e la nostra unica soluzione sarà, allora, quella di fornire agli utenti ed alle masse software di qualità”.
Pensarci prima, no?