In un momento come questo, non è ancora tempo di fare bilanci ma quasi, almeno per Nintendo: Wii U è uscita un bel po’ di tempo fa ed è stata già sovrastata con forza da PlayStation 4, che ha fatto registrare un boom stratosferico di vendite in tutto il mondo (e tutto questo, nonostante il sold out in molti mercati). Sappiamo bene che Nintendo fa storia a sé con le sue console, ma siamo pure consapevoli che un paragone con i competitor della nuova generazione servirebbe per capire punti di forza e debolezza del proprio lavoro.
Nonostante i dati parlino chiaro, Reggie Fils-Aime – presidente di Nintendo of America – si è detto convinto che i consumatori abbiano finalmente capito la differenza tra Nintendo Wii e Nintendo Wii U; in effetti, se c’è una scelta sbagliata fra le tante che Nintendo ha fatto quella è proprio la decisione di aggiungere una semplice “u” al nome “Nintendo Wii”: i più appassionati non si sono fatti certo ingannare, ma quanti casual gamer hanno pensato che si trattasse più o meno della stessa piattaforma? Tanti: le vendite lo hanno dimostrato.
Oggi, comunque, la situazione pare essere diversa: Fils-Aime ha spiegato che la nuova consapevolezza dipende essenzialmente da giochi esclusivi come Pikmin 3 e The Wonderful 101, che hanno saputo sfruttare a pieno la potenza del Game Pad, dandogli perciò visibilità e permettendo a tutti di considerarlo non come un controller un po’ diverso da quelli precedenti, bensì come il cuore di una nuova interessante piattaforma. Dite che questo servirà per tenere testa alla concorrenza?