Un gruppo di rappresentanti della stampa specializzata composto da giornalisti tedeschi e olandesi ha partecipato a un evento organizzato da Konami la scorsa settimana, riportando la notizia che la società giapponese non ha ancora deciso se rilasciare Six Days in Fallujah anche in Europa, e che la decisione finale sarebbe stata rimandata al momento in cui la versione completa del gioco sarà portata a termine dagli sviluppatori di Atomic Games per valutare sulle scene in esso presenti.
Come facilmente immaginabile sin dai primi attimi seguenti l’annuncio di Six Days in Fallujah si sono susseguiti pareri favorevoli e non sulla realizzazione di un gioco dedicato a un conflitto ancora in corso e doloroso come quello in Iraq. Secondo l’ex militare ora scrittore di romanzi Andy McNab le differenze sarebbero culturali:
In America un novantenne e un dodicenne sanno cosa è successo a Fallujah. E’ in TV, ci sono libri che ne parlano. Il gioco è un’estensione naturale a questo; è folklore. L’unica differenza è che viene presentato in un media diverso.
E voi cosa ne pensate, siete d’accordo con la realizzazione di questo videogame? Votate il sondaggio dopo la pausa.
via | Eurogamer