In un’intervista concessa in queste ore ai curatori del sito videoludico inglese di MCV, l’Interactive Senior di Electronic Arts Nick Earl ha lasciato intendere che la sua compagnia sta ripensando seriamente al proprio modello economico per abbracciare, in un prossimo futuro, il free-to-play e il freemium puro:
“Il futuro dell’industria dei videogiochi non è nei pagamenti una tantum, ma nel freemium. Un buon numero di persone che gioca ai titoli free-to-play paga per avere dei contenuti aggiuntivi, certo non paga come faceva un tempo ma spende comunque più di quanto potreste pensare. Naturalmente non so se nel mondo delle console il modello freemium riuscirà mai a prendere piede, però so per certo che agli esseri umani piacciono le cose gratuite, e so anche che sono persino disposti a spendere per qualche contenuto bonus se prima hanno avuto la possibilità di provare gratuitamente un titolo. C’è da chiedersi quindi se il modello del free-to-play riuscirà ad espandersi oltre ai tablet, ai social network e agli smartphone: io penso di si, non credo affatto che la cosa sia impossibile su console.”
Le dichiarazioni di Nick Earl seguono l’esplosione del fenomeno mediatico di OUYA e la crescita esponenziale di titoli free-to-play nelle dimensioni videoludiche dei tablet, degli smartphone e degli MMO su PC: la “conversione” degli alti dirigenti di Electronic Arts, di conseguenza, contribuisce ad aprire degli scenari interessanti per le future console casalinghe di Sony, Microsoft e Nintendo.