Sony ha ritirato LittleBigPlanet dalla distribuzione per evitare che alcuni versi del Corano presenti in una musica del gioco finissero per offendere i credenti Musulmani: il risultato? A quanto pare si sono offesi lo stesso.
A parlare è M. Zuhdi Jasser, presidente dell’organizzazione no-profit American Islamic Forum, che ai microfoni di Edge critica la scelta effettuata da Sony. Secondo Jasser, i Musulmani che non godono loro stessi di libertà di espressione e religione non potrebbero chiedere di limitare quelle altrui anche se offesi dai contenuti del gioco.
Il modo in cui il presidente della AIF preferirebbe quindi esprimere il suo dissenso sarebbe basandosi sulle regole di libero mercato, ignorando semplicemente LittleBigPlanet al suo arrivo nei negozi senza acquistarlo.
Secondo Jasser quindi la censura preventiva operata da Sony sarebbe un errore in quanto lui stesso difende il diritto dei propri nemici di criticarlo anche se ciò dovesse offendere la sua religione. Come cantava qualcuno, “qualunque cosa fai, sempre pietre in faccia prenderai”.