Regalandoci colpi di scena degni di Lost, la telenovela cominciata a metà dicembre con la scoperta delle private keys di PlayStation 3 prosegue quest’oggi con una notizia che, se venisse confermata, aprirebbe un nuovo fronte di battaglia tra Sony e gli hacker disposti a tutto pur di ridare agli utenti la possibilità di installare sistemi operativi open source e programmi homebrew (per non parlare della pirateria): i gestori del sito di modding francese PS3Gen hanno infatti aperto uno degli ultimi modelli di Slim e, con loro somma sorpresa, si sono accorti che monta una scheda madre completamente diversa da quella dei modelli precedenti.
Nonostante queste PS3 Slim continuino ad essere perfettamente piratabili, i vari chip sono stati riallocati per lasciare un misterioso spazio vuoto sul wafer della scheda madre: tutto ciò, quindi, lascia presagire degli interventi futuri atti a bloccare via hardware la possibilità di accesso alle risorse di sistema della console, o comunque ad obbligare gli hacker a smontare il guscio di plastica esterno per lavorare chirurgicamente sui componenti interni (un po’ come accade ai pirati su X360 e, limitatamente, su Wii).
Il filmato che campeggia ad inizio articolo, realizzato dagli stessi curatori del sito underground transalpino che ha fatto questa scoperta, evidenzia i netti cambiamenti apportati alla scheda madre dei nuovi modelli di PlayStation 3 da 250 e 320 GB rispetto a quella equipaggiata dalle Slim precedenti: solo il tempo, e una buona dose di bucanieri bannati dal PSN, ci dirà se tutto ciò sarà utilizzato da Sony per difendere la sua creatura dall’assalto dei pirati.