Messi all’angolo da Sony attraverso una pioggia scrosciante di denunce e di richieste di risarcimento con cifre a sei zeri, gli hacker e i pirati della scena underground tornano alla carica ed annunciano di aver scoperto un altro modo per impossessarsi delle risorse hardware di PS3 dopo che la multinazionale nipponica, come saprete, qualche settimana fa ha tappato con il firmware 3.56 una grossa falla di sicurezza.
La notizia è stata data in queste ore dal famoso hacker Mathieulh attraverso le pagine del proprio profilo Twitter ufficiale e, contemporaneamente, da un altro pirata conosciuto nell’ambiente con l’eloquente pseudonimo di Darkhacker: se il primo afferma di aver scoperto un bug nel codice del nuovo firmware della console e di poterlo sfruttare per installare programmi homebrew, il secondo va ben oltre e si dice certo di aver trovato un modo per creare un modchip in grado di accedere alla memoria di sistema tramite una falla di sicurezza della CPU che, in quanto tale, non può essere in alcun modo patchata dalla casa madre tramite aggiornamenti software.
La guerra tra gli hacker e Sony, quindi, sta per vivere una nuova e ancor più spietata stagione di battaglie: rimaniamo in attesa di avere ulteriori aggiornamenti da fornirvi al riguardo, sperando magari che i colpi d’artiglieria provenienti dall’una o dall’altra fazione non colpiscano ingiustamente i videogiocatori onesti (ogni riferimento a firmware assassini, odiosi programmi sblocca-Trofei e lobby multiplayer “drogate” è puramente casuale).