Nel corso di questi anni l’evoluzione delle piattaforme da gioco e degli strumenti di sviluppo a disposizione dei programmatori e dei designer di mezzo mondo ci hanno permesso di esplorare una moltitudine di universi digitali, ma nonostante questo sono davvero poche le dimensioni virtuali che, come quella di Mirror’s Edge, hanno saputo lasciare un segno indelebile nei nostri ricordi.
La pressante richiesta di un nuovo capitolo della serie avanzata a più riprese dai cultori dell’originario capitolo della serie di Electronic Arts e i tanti team di sviluppo che hanno attinto all’esperienza estetica e ludica della prima avventura di Faith (da Assassin’s Creed a Dying Light, fino ad arrivare a Brink, a Titanfall e agli ultimi episodi sci-fi di Call of Duty) sono lì a testimoniare la forte influenza esercitata da questa proprietà intellettuale sull’intera industria dell’intrattenimento digitale e sui suoi milioni di adepti: per questo, non c’è da sorprendersi se negli ultimi otto anni buona parte della stampa di settore ha fatto da megafono alle innumerevoli voci di corridoio rincorsesi in rete per annunciare un ipotetico Mirror’s Edge 2 nella speranza che almeno una di esse risultasse veritiera.
Con lo speciale su Mirror’s Edge Catalyst che vi proporremo quest’oggi dopo aver partecipato all’ultima, intensa fase di beta testing a porte chiuse che precede la commercializzazione del titolo su PC, PlayStation 4 e Xbox One a partire dal prossimo 9 giugno, cercheremo quindi di fare luce su questo atteso reboot dell’iconica serie targata EA DICE condividendo con voi le nostre considerazioni e analisi sulle dinamiche narrative, artistiche e di gameplay che hanno caratterizzato la nostra “prova su strada”.
[blogo-video id=”410469″ title=”Mirror’s Edge Catalyst | Trailer della Storia – Io Sono Faith” content=”” provider=”youtube” image_url=”https://media.gamesblog.it/8/84f/maxresdefault-jpg.png” thumb_maxres=”1″ url=”https://www.youtube.com/watch?v=nULdujBpnoI” embed=”PGRpdiBpZD0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNDEwNDY5JyBjbGFzcz0nbXAtdmlkZW9fY29udGVudCc+PGlmcmFtZSB3aWR0aD0iNTAwIiBoZWlnaHQ9IjI4MSIgc3JjPSJodHRwczovL3d3dy55b3V0dWJlLmNvbS9lbWJlZC9uVUxkdWpCcG5vST9mZWF0dXJlPW9lbWJlZCIgZnJhbWVib3JkZXI9IjAiIGFsbG93ZnVsbHNjcmVlbj48L2lmcmFtZT48c3R5bGU+I21wLXZpZGVvX2NvbnRlbnRfXzQxMDQ2OXtwb3NpdGlvbjogcmVsYXRpdmU7cGFkZGluZy1ib3R0b206IDU2LjI1JTtoZWlnaHQ6IDAgIWltcG9ydGFudDtvdmVyZmxvdzogaGlkZGVuO3dpZHRoOiAxMDAlICFpbXBvcnRhbnQ7fSAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNDEwNDY5IC5icmlkLCAjbXAtdmlkZW9fY29udGVudF9fNDEwNDY5IGlmcmFtZSB7cG9zaXRpb246IGFic29sdXRlICFpbXBvcnRhbnQ7dG9wOiAwICFpbXBvcnRhbnQ7IGxlZnQ6IDAgIWltcG9ydGFudDt3aWR0aDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O2hlaWdodDogMTAwJSAhaW1wb3J0YW50O308L3N0eWxlPjwvZGl2Pg==”]
[related layout=”big” permalink=”https://www.gamesblog.it/post/410468/mirrors-edge-catalyst-ecco-il-nuovo-trailer-io-sono-faith-dedicato-alla-storia”][/related]
FAITH E IL DESTINO DELLA CITTÀ DI VETRO
La Closed Beta di Mirror’s Edge Catalyst a cui abbiamo partecipato dal 20 al 26 aprile ha confermato le buone impressioni ricevute dalla visione degli ultimi filmati dimostrativi e, soprattutto, dalle fugaci prove a porte chiuse delle recenti manifestazioni di settore. All’atto pratico, infatti, l’opera ultima di EA DICE ci ha persuasi della bontà del progetto grazie alla ricchezza di sfide proposte dal modulo free roaming, alla relativa profondità della trama delle missioni singleplayer svolte (superiore a quella di gran parte delle avventure in soggettiva), al funambolico approccio scelto dagli sviluppatori svedesi nel dare forma al sistema di movimento e a come quest’ultimo riesce a comportarsi nei frangenti action in cui bisogna combattere contro le dispotiche guardie della città di Vetro.
In sede di recensione della versione finale di Mirror’s Edge Catalyst approfondiremo nel dettaglio ciascuno di questi aspetti (anche perchè la build della beta non ci ha permesso di apprezzare gli ultimi interventi correttivi e, si spera, migliorativi condotti nelle ultime settimane dai ragazzi di EA DICE), ma già adesso possiamo anticiparvi che la strada intrapresa dalla sussidiaria nordeuropea di Electronic Arts è quella giusta.
Tra i punti qualificanti dell’esperienza di gioco di Catalyst citiamo l’approccio adottato da EA DICE per strutturare il sistema free roaming del titolo in base all’esperienza maturata dall’utente, alla progressione della storia e alla capacità di sganciarsi momentaneamente dalla linea narrativa principale per partecipare alle sfide a obiettivi multipli disseminate per l’ambientazione sci-fi: in maniera non troppo dissimile da quanto sperimentato nella serie di The Legend of Zelda, infatti, in Mirror’s Edge Catalyst l’accesso ai diversi settori della città di Glass sarà molto graduale e legato tanto alla trama quanto al sistema di potenziamenti incrementali di Faith.
Gli sforzi profusi dagli autori di Stoccolma per soddisfare le richieste dei cultori della serie e ampliarne la base guardando in direzione degli appassionati di avventure free roaming e di GDR a mondo aperto si sommano al lavoro speso dai designer di EA DICE per dipingere il quadro digitale che farà da sfondo alle avventure della “nuova” Faith, con una cura maniacale in tutto ciò che avrà a che fare con il comparto grafico ed estetico dell’opera. Anche qui, però, occorrerà attendere l’uscita del titolo per esprimere un giudizio esaustivo sulla grafica di Catalyst, nella speranza che i quartieri della città di Glass a cui non abbiamo avuto accesso durante la beta siano altrettanto curate delle regioni esplorate nel corso di quest’ultima prova.
[img src=”https://media.gamesblog.it/e/e42/mirrors-edge-catalyst-10.jpg” alt=”mirrors-edge-catalyst-10.jpg” size=”large” id=”406314″]
CONSIDERAZIONI FINALI
La beta a porte chiuse di Mirror’s Edge Catalyst ci ha regalato una delle sorprese più gradite di questa prima metà di 2016: l’approccio free roaming adottato da EA DICE per incastonare la trama della nuova avventura di Faith in un gioiello multisfaccettato con decine e decine di attività secondarie da svolgere per acquisire abilità supplementari e fama agli occhi della community online ha i suoi frutti e dona freschezza a un sistema di movimento (e combattimento) chiaramente ispirato a quello del suo diretto precedessore.
L’esperienza restituitaci dalle oltre 10 ore passate all’ombra dei grattacieli della distopica città di Glass è stata estremamente piacevole, con adrenaliniche sessioni sandbox inframmezzate da missioni ancorate alla trama di un modulo singleplayer che, pur procedendo su rigidi binari dettati dal canovaccio narrativo, riesce a integrarsi in maniera armoniosa alle sfide e alle attività parkour votate all’esplorazione libera.
Certo, ci sono ancora molte pecche da sgrezzare (specialmente sotto il profilo della grafica, del sistema delle animazioni e della stabilità del netcode) e la capacità del titolo di divertire sul lungo periodo rimane un’incognita, ma la recente decisione assunta dai ragazzi di EA DICE di posticipare di qualche settimana la pubblicazione del titolo per estendere ulteriormente il ventaglio di opzioni e di modalità attraverso l’adozione di un nuovo sistema di condivisione social delle sfide e delle missioni va proprio in questa direzione e ci permette di guardare con fiducia al futuro fino al prossimo 9 giugno, in concomitanza con l’uscita di Mirror’s Edge Catalyst su PC, PlayStation 4 e Xbox One.
[img src=”https://media.gamesblog.it/0/0da/mirrors-edge-catalyst-04-03-2016.jpg” alt=”mirrors-edge-catalyst-04-03-2016.jpg” size=”large” id=”411742″]