L’amministratore delegato di Microsoft UK, al secolo Neil Thompson, nel corso di un’intervista concessa ai microfoni di GamesIndustry si è detto favorevole all’idea secondo la quale i prezzi dei videogiochi debbano essere fissati autonomamente dai rivenditori… sollevando immediatamente dopo però (e qui c’era da aspettarselo) una critica costruttiva in tal senso:
“Chi vende videogiochi al dettaglio, fissando in autonomia il prezzo, decide direttamente le sorti del suo mercato. Supponiamo di assistere ad una guerra dei prezzi al ribasso tra i vari commercianti per accaparrarsi una fetta di clientela più consistente di quella dell’avversario: quanto può essere sostenibile, nel lungo periodo, una cosa del genere per l’industria videoludica e per gli stessi rivenditori? Proprio per questo dico: il prezzo lo decidano loro, ma con coscenziosità.
Il punto di vista di chi crea videogiochi è semplicemente quello di far capire ai consumatori il valore reale dei titoli che comprano, perchè ogniuno di essi è costato decine di milioni di dollari al suo ideatore: è un messaggio che vogliamo arrivi a tutti gli utenti e, di conseguenza, a tutti i rivenditori, nonostante questi ultimi decidano di approfittare del momento positivo dell’industria per attuare politiche commerciali talmente aggressive da essere deleterie per tutti.”
Lasciar decidere il prezzo finale di un videogioco solo ed esclusivamente al rivenditore di turno, quindi, può essere considerata la panacea di tutti (o quasi) i mali che affliggono l’industria videoludica? Dopo la pausa c’è un bel sondaggione a tema attraverso il quale potrete condividere con noi il vostro parere al riguardo.
via | GamesIndustry