Riprendere tra le mani a distanza di anni una serie come Max Payne non è per niente facile, soprattutto se di mezzo c’è anche un cambio di team di sviluppo rispetto a quello che ha creato il titolo originale. Ma un’impresa del genere non è sicuramente in grado di smontare Rockstar Games, grazie alla quale arriverà prossimamente sui nostri schermi Max Payne 3: come saprete infatti, la proprietà intellettuale fu venduta nel 2002 a Take Two, e ci sono voluti diversi anni per portare avanti il progetto.
Cosa ne pensa quindi Remedy, team dove Max Payne è nato, del lavoro svolto da Rockstar sul terzo capitolo della serie? A quanto pare il parere è positivo, come espresso da Oskari ‘Ozz’ Hakkinen:
“Amiamo assolutamente quello che hanno fatto e non potremmo essere più orgogliosi della via intrapresa dalla serie. Intendo, non fanno giochi schifosi, o no? È come se il logo di Rockstar fosse diventato una sorta di ‘Sigillo di qualità'”
Anche se pure Rockstar ha conosciuto i suoi momenti bui, speriamo che il buon Ozz abbia ragione: appuntamento per saperlo a marzo su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.