Come riporta Gizmodo, il Mac App Store è stato già crackato nel primo giorno di attività. Installando un software chiamato Kickback è infatti possibile scaricare illegalmente qualsiasi applicazione presente nel negozio.
L’hacker “Dissident”, responsabile del software ha però specificato che Kickback non verrà reso disponibile prima di febbraio:
«Non vogliamo pubblicare Kickback nel giorno di lancio del Mac App Store. Ho alcune ragioni per non farlo. La maggior parte delle applicazioni che vanno su Mac App Store saranno decenti, saranno piuttosto valide. Apple non comincerà subito a mettere spazzatura nell’App Store. Probabilmente ci vorranno mesi prima che l’App Store avrà effettivamente alcune applicazioni scadenti, e quando vedremo che sarà arrivata molta roba scadente, pubblicheremo Kickback.
Quindi non pubblicheremo Kickback finché lo store non sarà ben avviato, quando gli sviluppatori avranno già inserito i loro prodotti. Non vogliamo devalorizzare le applicazioni e frustrare gli sviluppatori.»
Dissident è un membro del team Hackulous, responsabile di aver già crackato il sistema DRM di Apple per iOS.
Ci chiediamo se con questo spauracchio all’orizzonte Apple non cominci a pensare a un sistema universale per permettere agli utenti di provare gratuitamente le App prima di comprarle, una sorta di “demo” delle applicazioni del tutto simile alle demo dei giochi ma, naturalmente, con un limite di tempo per l’utilizzo.
