Il ritiro dai negozi di LittleBigPlanet a causa di frasi del corano recitate in un brano musicale è ormai noto, ma nessun ha ben capito il perché di questa decisione.
Cerchiamo di spiegarlo qui con l’aiuto di Kotaku e della lettera originale che è stata spedita a Media Molecule da un redattore musulmano del sito True-Gaming.
Le frasi del Corano erano giustamente da rimuovere per due motivi: il primo è che i musulmani tendono ad offendersi quando passi del loro libro sacro vengono mescolati a un qualsiasi tipo di musica; il secondo, ancora più importante, è che la natura stessa delle frasi è assolutamente estranea ad un gioco come LittleBigPlanet, che avrà nei bambini una grossa fetta di utenza. Continua dopo la pausa.
- Al secondo 18: “كل نفس ذائقة الموت” (“kollo nafsin tha’iqatol mawt”, letteralmente: ‘Ogni anima avrà il sapore della morte’)
- Al secondo 27: “كل من عليها فان” (“kollo man alaiha fan”, letteralmente: ‘Tutto quello che è sulla terra perirà’)
Non esattamente le frasi che vuole sentire un bambino giocando con un pupazzetto di stoffa. Potete sentire lo stralcio di canzone scaricando questo file
Dalla lettera di True-Gaming veniamo anche a sapere retroscena interessanti. LittleBigPlanet non è stato il primo gioco ad avere problemi del genere: anche le prime versioni di “Legend of Zelda: Ocarina of Time”, “Zack & Wiki” e “Call of Duty 4: Modern Warfare” contenevano materiale che i musulmani ritenevano offensivo e che poi è stato rimosso.
Sperando che non si offenda più nessun altro musulmano, vi ricordiamo che Sony ha di nuovo rettificato la data di uscita europea per LittleBigPlanet: non più il 3 bensì il 5 novembre.