No, non è un buon periodo per Bohemia Interactive. Oltre al brutto guaio dei due giovani sviluppatori del team Arma arrestati in Grecia con l’accusa di aver effettuato foto e riprese di istallazioni militari, ora ci si mette anche l’Iran, che non gradisce il modo in cui viene rappresentata la nazione all’interno della storia del gioco.
Arma 3 è ambientato nel 2030, dove in un futuro ipotetico le forze NATO combattono insieme nell’Operazione Magnitudo contro una coalizione medio orientale capitanata appunto dall’Iran. La Fondazione Nazionale Iraniana per i Video Giochi e i Corpi di Guardia Rivoluzionari hanno deciso che questo scenario non mette in buon luce la nazione agli occhi del mondo.
La reazione dell’Iran sarà dunque il divieto di vendita del gioco sul suo territorio. Un divieto che potrebbe anche estendersi al altri paesi simpatizzanti, dato che come si legge su Trend.az, “la Fondazione ha anche diffuso un comunicato, secondo cui le istituzioni e organizzazioni di rilievo non dovrebbero permettere al gioco di essere distribuito senza permesso”.
L’Iran non è uno dei mercati più redditizi del mondo, però notizie del genere non sono mai gradite. Arma 3 arriverà entro la fine dell’anno esclusivamente su PC.
Via | GameIndustry.biz