Nei 15 anni trascorsi a costruire universi digitali con i famosissimi mattoncini danesi, i ragazzi di TT Games hanno saputo ricavarsi un posto speciale nel cuore degli appassionati di giochi d’azione e di avventura grazie a una lunga ricerca creativa che li ha portati a diventare una delle realtà più affermate dell’intero panorama videoludico.
La fiducia riposta in questa giovane casa di sviluppo inglese dai vertici di Warner Bros. Interactive Entertainment, infatti, è stata ripagata dai Traveller’s Tales con titoli capaci di incontrare il favore di pubblico e critica attraverso un percorso grafico, stilistico e ludico che li ha portati ad evolvere l’iniziale originalità in una ricchezza contenutistica sempre più evidente.
La generosa e multisfaccettata offerta di gioco di LEGO Marvel’s Avengers, da questo punto di vista, non è che un riflesso delle scelte operate dai TT Games per onorare la pesante proprietà intellettuale dei Vendicatori traendone il massimo nel minor tempo di sviluppo possibile: con la recensione che vi proporremo quest’oggi (relativa alla versione PlayStation 4 e dedicata alle edizioni per PC e console current-gen) cercheremo così di capire fino a che punto sono riusciti a spingersi gli autori della sussidiaria britannica di Warner Bros. per dare forma a questo nuovo progetto ambientato nella dimensione supereroica di Marvel popolata da Tony Stark e compagni.
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COSA CI PIACE
Meccaniche di gioco collaudate
In videogiochi come quelli della serie action-adventure di Warner Bros. ambientata nell’universo brickettoso di LEGO, la volontà degli appassionati di rimanere in un ambiente di gioco familiare per rivivere un’esperienza di gameplay analoga a quella sperimentata nei capitoli precedenti è la legge non scritta che gli autori di TT Games seguono pedissequamente per sviluppare i loro titoli, come si scopre in LEGO Marvel’s Avengers sin nelle primissime ore di gioco.
Dal punto di vista della giocabilità spicciola, infatti, l’ultima fatica dei Traveller’s Tales non offre molte sorprese a chi si è cimentato di recente con un titolo a tema LEGO: il sistema di gioco continua ad essere guidato dalla necessità di rompere le costruzioni che dominano lo scenario per acquisire punti, oggetti e segreti necessari al proseguimento di un’avventura su binari strutturata in missioni da ripetere alla fine della storia per ottenere ulteriori armi, veicoli, costumi e poteri utilizzando le abilità avanzate dei Vendicatori.
Come nel caso emblematico della serie di The Legend of Zelda, però, anche qui l’apparente “monotonia” della progressione dell’esperienza di gioco non scade nella ripetitività ma, al contrario, dona all’opera un suo carattere che si rispecchia nel divertimento offerto dalle molteplici azioni da compiere per sviscerare tutti i contenuti del titolo, specie se lo si affronta in cooperativa.
Ricchissimo di contenuti
LEGO Marvel’s Avengers fa della ricerca degli oggetti collezionabili il suo principale punto di forza, merito della scelta operata dagli sviluppatori di costruire l’avventura traendo spunto dagli eventi ammirati nei recenti film sugli Avengers e nelle altre pellicole Marvel dedicate ai singoli Vendicatori (una scelta, quest’ultima, che viene pagata a caro prezzo dagli utenti costretti ad assistere a una trama incorente ed estremamente confusionaria, come illustreremo in seguito nell’apposito capitolo di questa recensione).
La necessità di abbattere le costruzioni che dominano gli scenari per ottenere armi, veicoli, costumi e superpoteri da sfruttare per proseguire nella storia trasforma il titolo in una sorta di gigantesco puzzle interattivo da ricomporre lentamente con l’ausilio dei Vendicatori: delle centinaia di collezionabili sparsi per i livelli della storia e i grattacieli della New York esplorabile liberamente a trama conclusa, molti sono determinanti per acquisire ulteriori oggetti, ad esempio sbloccando l’accesso ad aree altrimenti irraggiungibili.
La presenza delle ambientazioni e delle situazioni che hanno reso celebri i film The Avengers e Avengers: Age of Ultron, così come le pellicole su Iron Man, Thor e Captain America, contribuisce ad arricchire ulteriormente un prodotto capace di intrattenerci per decine e decine di ore.
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Co-op divertente e ben calibrata
Per come sono state strutturate le missioni e per il sistema scelto dai TT Games per legare l’acquisizione degli oggetti collezionabili all’utilizzo delle abilità dei singoli supereroi impersonabili, la campagna principale di LEGO Marvel’s Avengers ha nella cooperativa il suo naturale approdo.
Decidendo di affrontare l’avventura in compagnia di un amico, infatti, si riesce a ottenere un quantitativo maggiore di oggetti e di denaro digitale, evitando così di dover ripetere daccapo determinate missioni su binari o attività open-world per completare gli obiettivi e risolvere i puzzle ambientali incentrati sull’utilizzo delle abilità specifiche di ogni singolo Vendicatore.
Alla cooperativa guarda inoltre una delle poche, “vere” innovazioni introdotte dagli sviluppatori britannici, ossia la possibilità di eseguire attacchi speciali combinati caricando un apposito indicatore che, se eseguito con successo, permette ai giocatori di ricreare a schermo alcune delle scene più memorabili dei combattimenti visti nei film sugli Avengers e negli altri lungometraggi Marvel.
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COSA NON CI PIACE
Singleplayer poco attraente
Affrontando in cooperativa anche solo per poche ore la campagna principale di LEGO Marvel’s Avengers diventa estremamente difficile passare nuovamente al singleplayer e la ragione non può che essere ricercata nella struttura stessa dell’avventura. Come in ogni altro videogioco a tema LEGO di TT Games e Warner Bros., infatti, la progressione delle missioni avviene quasi sempre attraverso la stretta collaborazione tra due supereroi, o nella scelta di un diverso set di abilità per il medesimo personaggio: solo così si riescono a superare gli enigmi ambientali legati all’ottenimento degli oggetti sbloccabili più preziosi e ad accedere alle aree segrete dei livelli.
Anche per questo, giocando da soli si finisce col rendere ancora più ripetitive le attività da svolgere nel cosiddetto “endgame”, come quelle che richiedono all’utente di reintraprendere le missioni della storia per sbloccare costumi, vestiti, veicoli e oggetti collezionabili impersonando altri supereroi per superare gli enigmi ambientali attingendo al loro ventaglio di poteri e di abilità. Le sessioni open-world di fine avventura ambientate in una New York graficamente e contenutisticamente identica (o quasi) alla metropoli esplorata in LEGO Marvel Super Heroes, inoltre, non migliorano di certo la situazione di coloro che, per scelta o per necessità, non possono ricorrere alla modalità cooperativa.
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Trama confusionaria
La storia di LEGO Marvel’s Avengers è strutturata in missioni che intrecciano i vari film sugli Avengers (e sui singoli eroi della “squadra”) mediante dei flashback impreziositi da spezzoni in cinematica ridoppiati in maniera umoristica e caricaturale. La scelta operata dagli autori di TT Games sembra essere un mero pretesto per riempire il mondo di gioco di eroi, di villain e di oggetti da sbloccare: per poter digerire un simile minestrone narrativo, infatti, occorre essere dei veri patiti della saga cinematografica di Marvel.
Una maggiore linearità nella progressione delle missioni e nella scelta cronologica dei film presi in esame da ciascun capitolo della trama avrebbe reso il tutto decisamente più godibile, specie considerando i frangenti open-world in cui cimentarsi una volta giunti ai titoli di coda e l’obbligo di rigiocare ogni missione per ottenere tutti gli oggetti sbloccabili.
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CONSIDERAZIONI FINALI
Il lavoro svolto dai ragazzi di TT Games per realizzare LEGO Marvel’s Avengers si presta a una duplice interpretazione: se da un lato assistiamo all’ennesimo tie-in cinematografico in salsa LEGO incapace di prodursi in uno slancio di innovazione degno di definirsi tale, dall’altro lato non possiamo non lodare l’impegno profuso dagli sviluppatori inglesi della scuderia di Warner Bros. Interactive Entertainment nell’erigere un’impalcatura di gioco mostruosamente ricca di contenuti e di fascino, adatta a ogni tipo di utente e capace di regalare un’esperienza di gioco quantomai longeva.
Pur senza ripetere il successo di LEGO Marvel Super Heroes e dei videogiochi a tema LEGO più originali e sorprendenti della serie, LEGO Marvel’s Avengers riesce comunque a mascherare le mancanze di una trama confusionaria e di un sistema di gioco votato alla ripetitività con una mole spropositata di contenuti, con delle splendide meccaniche cooperative e con una tonnellata di umorismo citazionista. Consigliato a tutti gli appassionati della serie e a chi si avvicina solo adesso a questo genere di prodotti d’intrattenimento.
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