Dopo aver partecipato al valzer di secchiate dell’Ice Bucket Challege ed aver assistito impotenti al viaggio compiuto dagli sviluppatori di 4A Games e dalle loro famiglie per trasferirsi a Malta nella speranza che la crisi tra la Russia e l’Ucraina cessi al più presto, riprendiamo il nostro consueto spazio informativo del lunedì mattina dedicato agli eventi, alle dichiarazioni, ai fatti e alle indiscrezioni più importanti che hanno contraddistinto la settimana videoludica appena trascorsa.
Con gli approfondimenti e le considerazioni che troverete nelle Pagelle di Gamesblog di quest’oggi cercheremo così di evidenziare alcune delle notizie più calde degli ultimi sette giorni, dall’annuncio del Nuovo Nintendo 3DS alle pepate dichiarazioni di Sua Nintendosità Shigeru Miyamoto in merito all’approccio adottato dai cosiddetti “giocatori casual”.
DDOS EX MACHINA
La fine del mese di agosto è stata contraddistinta dal blocco temporaneo del PSN, di Xbox Live e delle piattaforme online di League of Legends, Battle.net ed EA Origin causato da ripetuti attacchi DDoS.
Gli autori di questa simpatica iniziativa, sventolando immediatamente la bandiera del gruppo hacker LizardSquad, si sono avvalsi della grancassa mediatica di Twitter per schernire Sony, Microsoft, Blizzard, Riot Games ed Electronic Arts cinguettando gli attacchi portati di volta in volta ai loro seguitissimi server.
Da semplice gesto goliardico compiuto per attirare le attenzioni della stampa generalista e di settore, l’attacco dei LizardSquad ha però assunto ben presto i contorni di un atto terroristico in piena regola quando il gruppo di anonimi hacker, sempre via Twitter, ha indotto i piloti dell’aereo su cui stava viaggiando l’attuale presidente di Sony Online Entertainment, John Smedley, a compiere un atterraggio d’emergenza a Phoenix per colpa di una falsa segnalazione di pacco bomba inviata dagli stessi membri della LizardSquad.
Dopo due-tre giorni di disservizi e disconnessioni forzate, la situazione è tornata alla normalità e non si è avuto alcun episodio di furto di dati, ma la facilità con cui gli hacker sono riusciti a bloccare la gigantesca macchina tecnologica che muove i server dei più importanti servizi videoludici in rete del pianeta attraverso un “semplice” attacco DDoS impone delle riflessioni.
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IL THEDAS IN COMPAGNIA
In una settimana contraddistinta dall’annuncio dello slittamento di due settimane della data di lancio di Assassin’s Creed Unity e da poco altro, la notizia più lieta e inattesa è stata senza ombra di dubbio quella della presenza di una modalità multiplayer all’interno della già succosa offerta di gioco di Dragon Age: Inquisition.
Il modulo in rete di Inquisition, a quanto sembra, correrà parallelamente alla campagna principale dell’atteso gioco di ruolo fantasy di BioWare e, in maniera non troppo dissimile dall’omologa modalità cooperativa di Mass Effect 3, ci darà la possibilità di combattere contro orde sempre più arcigne di briganti, di soldati nemici e di creature maligne piovute su questo piano dimensionale dopo essere passate per il Velo.
Stando agli sviluppatori canadesi, inoltre, il multiplayer non avrà alcun collegamento diretto con il singleplayer, verrà ampliato mensilmente con DLC gratuiti pieni di modalità, personaggi e mappe inedite e proporrà un complesso sistema di evoluzione e customizzazione delle abilità del proprio alter-ego. Per chi ha passato più tempo nelle arene online di Mass Effect 3 che sulla plancia della Normandy, l’annuncio del modulo multiplayer cooperativo di Dragon Age: Inquisition non può che essere accolto con estrema soddisfazione.
STELLE CADENTI
I legali di Lindsay Lohan, come ben saprete, hanno citato in giudizio Take-Two per le “inequivocabili somiglianze” riscontrabili tra la loro assistita e il personaggio secondario di Lacey Jonas di Grand Theft Auto V. Stando agli avvocati che hanno avuto la sciagurata idea di depositare questa denuncia assecondando i capricci della chiacchierata starlette statunitense, gli sviluppatori e gli autori di Rockstar Games avrebbero attinto a piene mani dagli eventi che hanno caratterizzato la vita pubblica e privata della Lohan per dare forma alle missioni di GTA V legate alla pseudo-attrice Lacey Jonas.
I legali del colosso videoludico americano che ha dato i natali alla serie di Grand Theft Auto hanno così deciso di passare al contrattacco sostenendo come la Lohan abbia scelto di denunciare Take-Two solo “per farsi pubblicità” e sfruttare la situazione per averne un qualche tipo di ritorno di immagine.
Secondo l’accusa, Lacey Jonas di GTA V sarebbe stata “troppo” ispirata a Lindsay Lohan; per la difesa, invece, la starlette virtuale di Los Santos corrisponde allo stereotipo di una giovane donna bionda lanciatasi nel mondo patinato di Hollywood puntando solo ed esclusivamente sull’avvenenza e sulla spregiudicatezza. Per questo, e perchè la situazione sta oggettivamente scivolando nel ridicolo, i legali di Take-Two hanno chiesto un risarcimento a Lindsay Lohan per le spese legali affrontate fino ad ora dai propri assistiti.
via | Big Story
LA FRANCHEZZA DI SHIGERU
I colleghi di EDGE hanno avuto l’onore e il privilegio di intervistare Shigeru Miyamoto, il genio a cui dobbiamo eterna gratitudine per aver dato origine ai personaggi e alle serie di Super Mario, The Legend of Zelda, Donkey Kong, Star Fox, F-Zero e Pikmin: quest’ultimo ha contraccambiato il favore trasformando l’intervista in un evento mediatico attraverso un vero e proprio j’accuse lanciato contro l’atteggiamento assunto dai cosiddetti “videogiocatori casual”.
“I casual sono quel genere di persone che guardano ai videogiochi in maniera passiva credendo di dover vedere un film o di andare a Disneyland. Il loro atteggiamento è sempre lo stesso, ed è quello di chi pensa ‘Ok, io sono il tuo cliente e quindi si suppone che tu debba intrattenermi’. Guardano ai videogiochi con gli occhi di chi vuole assumere un atteggiamento passivo, e per me è una cosa piuttosto patetica. Questa gente non immagina nemmeno quanto possa essere divertente ed appagante provare a compiere un passo in avanti e cercare di sfidare se stessi con i videogiochi più avanzati.”
Le parole di Miyamoto risuonano come un campanello d’allarme per tutta l’industria, sempre più propensa a scendere a compromessi e a guardare alle fasce di mercato più “immediate” per avere garantito un ritorno economico veloce ma illusorio e fine a se stesso (dato che il casual di oggi, nel 99% dei casi, non diventerà mai l’hardcore gamer di domani).
via | EDGE Online
ANNUNCI AMARI
In occasione dell’ultimo Nintendo Direct giapponese, i vertici della casa di Kyoto hanno annunciato le nuove versioni di Nintendo 3DS e 3DS XL che da qui ai prossimi mesi andranno a sostituire i modelli attuali.
Le nuove versioni del 3DS e del fratello maggiore XL vanteranno l’introduzione di un piccolo ma funzionale stick analogico nella parte destra della console (denominato “C-stick”), di due tasti dorsali supplementari, di un pennino più grande e con un maggiore grip, della funzionalità NFC per “dialogare” con le statuette Amiibo appoggiate sul touchscreen, di un LED posizionato frontalmente per migliorare la qualità delle immagini catturate tramite la fotocamera, di un sistema di head-tracking per adattare l’effetto stereoscopico e, soprattutto, di una CPU più performante che permetterà una migliore fruizione dei contenuti online tramite browser e una più veloce navigazione all’interno delle schede dell’eShop.
A dispetto dell’enorme domanda proveniente dagli States e dall’Europa, però, il Nuovo Nintendo 3DS arriverà in Giappone il prossimo 11 ottobre ma non arriverà in occidente prima del prossimo anno, diversamente da quanto avvenuto negli anni scorsi con la commercializzazione dell’originario 3DS, della versione XL e del 2DS, avvenuta in tutti e tre i casi in maniera concomitante o, al massimo, con uno scarto di poco meno di un mese tra l’uscita in madrepatria e l’approdo sui mercati del Vecchio e Nuovo Continente.
Questo inatteso cambio di strategia da parte di Nintendo ci lascia davvero con l’amaro in bocca, una sensazione che viene tristemente enfatizzata dal recente annuncio del taglio di 320 posti di lavoro degli uffici Nintendo of Europe con sede in Germania.
via | Kotaku