Gli anni passati a sviluppare simulazioni di motocross e videogiochi di guida votati all’immediatezza hanno fatto di RedLynx una delle realtà più affermate e autorevoli dell’intero settore: il successo raggiunto a livello internazionale con la saga motoristica di Trials è però solo un riflesso della passione smisurata che gli autori di questa piccola casa di sviluppo finlandese hanno saputo trasmettere agli utenti dei loro titoli, come dimostrano le vendite dell’ultimo episodio della serie, Trials Fusion.
Approfittando del recente annuncio dei contenuti aggiuntivi correlati al Season Pass e all’Edizione Deluxe, decidiamo così di reimmergerci nella funambolica dimensione di Trials Fusion per riprendere il nostro approfondimento inaugurato il mese scorso con gli speciali su Watch Dogs e Mario Kart 8 ed offrirvi alcuni consigli che, si spera, potranno aiutarvi ad arricchire l’esperienza di gioco o a riaccendere il vostro interesse per questo divertente esperimento a metà strada tra i giochi di guida e i platform bidimensionali.
Le 5 cose da non fare quando si gioca a Watch Dogs
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Le 5 cose da non fare quando si gioca a Mario Kart 8
Motori ruggenti
L’adozione di un motore fisico più curato, la riproposizione delle evoluzioni FMX e l’ingresso di mezzi come il quad e le bici BMX hanno contribuito ad allontanare Trials Fusion dalla strada arcade tracciata da Evolution e dai capitoli precedenti della serie: da fattore determinante per il raggiungimento delle medaglie più prestigiose, la velocità si è così trasformata in una sorta di “elemento secondario”, un aspetto minore dell’esperienza di gioco.
A dispetto del modo fuorviante in cui viene rappresentata l’acquisizione delle medaglie nei tracciati della Carriera, nella dimensione virtuale di Trials Fusion “velocità” non fa necessariamente rima con “vittoria”: una volta scesi in pista, non pensate al cronometro (la componente più in vista del menù) ma focalizzate la vostra attenzione sulle rampe e sugli elementi più “pericolosi” del tracciato per evitare che la fretta vi giochi un brutto scherzo.
Coraggio, fatti grindare
Non lasciatevi intimidire dai livelli più ostici: con l’avanzare della Carriera, i tracciati assumono la forma di un vero e proprio incubo composto da salti chilometrici, piattaforme mobili e dislivelli claustrofobici. Una fetta consistente degli utenti non regge allo stress causato dai tracciati più difficili e finisce col lasciare incompiuta la modalità singleplayer, ed il motivo è presto detto: l’atteggiamento più comune tra gli utenti di Trials è quello di limitare la propria selezione di mezzi alla moto, al quad o alla BMX preferita.
Così facendo, però, ci si condanna inevitabilmente ad impattare contro il muro invisibile rappresentato dal sistema che governa il gameplay di Trials Fusion proponendo sfide specifiche per ogni tipologia di mezzo: il consiglio migliore che possiamo darvi per acquisire le medaglie necessarie a sbloccare i livelli e le ambientazioni più avanzate, quindi, è quello di sperimentare il più possibile senza fossilizzarsi su moto che dimostrano in maniera inequivocabile di non essere adatte per superare determinati ostacoli.
Il guanto di sfida
Parallele e complementari alle gare “classiche” basate sul raggiungimento del traguardo nel minor tempo possibile e col minor numero di errori commessi, le Sfide secondarie rappresentano una fetta fondamentale della succosa torta di gioco di Trials Fusion: queste ultime, infatti, non permettono solamente di arricchire il proprio palmares con medaglie nuove di pacca ma costituiscono uno degli aspetti più originali e freschi dell’intera opera.
Pur essendo tremendamente difficili da raggiungere, gli obiettivi delle Sfide secondarie garantiscono un inaspettato “boost di divertimento”, specie a Carriera conclusa: per questo, e perchè ad esse è collegata l’acquisizione dei Trofei e degli Obiettivi sbloccabili più prestigiosi, non dimenticate di cimentarvi con queste sfide.
Creatività è il mio secondo nome
Con il suo formidabile editor di livelli e il suo impareggiabile corollario di funzioni logiche e di oggetti utilizzabili liberamente per dare forma alle proprie “fantasie motoristiche” più sfrenate, il Track Central rappresenta una sorta di “gioco nel gioco” che meriterebbe uno spazio maggiore di quello offerto dalla Carriera: una volta completate le gare del modulo singleplayer, non limitatevi a scaricare tracciati ma date il vostro “contributo alla causa” con livelli sperimentali e sfide folli.
In rete è possibile trovare centinaia di tutorial, sia testuali che video, realizzati dai fan della serie per aiutarci nella comprensione degli aspetti più profondi dell’editor: per creare tracciati personalizzati sempre più ispirati, però, il miglior modo era e rimane quello di acquisire esperienza testando di persona per scoprire le rampe, i trigger logici, gli effetti particellari e i modificatori ambientali più adatti. Non serve fare concorrenza a Miyamoto e spendere centinaia di ore di lavoro per plasmare tracciati di successo, comunque: se dietro a un livello breve si cela un’idea di successo, bastano davvero pochi minuti per dare forma ai propri sogni.
Lampi di Supercross
Non avendo a disposizione alcun tipo di modalità multiplayer competitiva, molti utenti di Trials Fusion hanno deciso di saltare a piè pari il modulo per le sfide Supercross in locale. Grande errore.
Finchè i ragazzi di RedLynx non provvederanno a reintrodurre le tanto amate gare online con uno dei futuri update gratuiti che accompagneranno il lancio dei prossimi DLC collegati al Season Pass, i nostalgici delle sfide in rete farebbero meglio a riconsiderare le “dimenticate” gare Supercross per divertirsi in compagnia dei propri amici con una delle modalità migliori che il titolo ha da offrire.