Tutti quanti ormai conosciamo Blizzard Entertainment come una delle realtà più importanti dell’industria videoludica, in grado di tenere i propri fan sulle spine per ogni singolo progetto realizzato dai creatori di Warcraft, Diablo, StarCraft e chi più ne ha più ne metta. Ma anche il team fondato da Mike Morhaime e soci ha dovuto fare la sua gavetta, in particolare a inizio anni ’90 quando il nome non era nemmeno ancora Blizzard, ma Silicon & Synapse.
Già all’epoca ovviamente s’intravedevano le grandi abilità di quelli che erano tre studentelli appena usciti dalla UCLA, in grado di partorire diversi giochi interessanti tra i quali l’indimenticabile The Lost Vikings, scelto da noi oggi per il nostro angolo della nostalgia. Indimenticabile dicevamo, al punto da meritarsi anche una easter egg nel più recente StarCraft II e ricorrenti riferimenti in World of Warcraft. Arrivato originariamente su SNES nel 1992, The Lost Vikings approdò anche su Amiga, Amiga CD32, PC e Sega Mega Drive.
Si trattava di un puzzle game all’interno del quale eravamo chiamati a guidare tre vichinghi, ognuno con delle abilità particolari: Erik (agile in grado di saltare e arrampicarsi), Olaf (grande e grosso con uno scudo in grado di proteggere gli altri dai nemici e permettere a Erik di avere una piattaforma di salto) e Beleog, il guerriero in grado di usare spada e arco. Combinando le caratteristiche dei tre vichinghi bisognava risolvere i puzzle proposti dai vari livelli, sconfiggendo ovviamente i nemici che si trovavano per strada, facendo uso anche di bonus vari.
Dopo il break, il solito longplay della versione Amiga.