Guardian Heroes è uno di quei rari giochi che sono riusciti a conquistare lo status di vero e proprio “cult” in pochissimo tempo. Uscito su Saturn nel 1996 grazie ai sapienti Treasure (Gunstar Heroes, Radiant Silvergun, Ikaruga), Guardian Heroes era una via di mezzo fra picchiaduro a scorrimento e gioco di ruolo, con grafica in due dimensioni a multipli livelli di parallasse. Caratterizzato da un’ambientazione medieval-fantasy e un character design mutuato dai manga, il gioco dei Treasure stupiva fin dalle prime battute grazie all’introduzione animata, che sembrava in tutto e per tutto la sigla di apertura di una serie TV anime (non esiste un fan di questo gioco che non si sia rivisto l’introduzione almeno cento volte).
Quattro personaggi selezionabili (cinque una volta finito il gioco), modalità cooperativa, numerosi bivi durante l’avventura, mazzate a volontà e un sacco di incantesimi devastanti: questa è la semplice ricetta di Guardian Heroes, nel quale oltre affrontare la storia principale si poteva accedere all’arena e far combattere praticamente ognuno dei mille personaggi incontrati nel gioco, compresi boss di fine livello. Interessante la presenza del Guardiano, che dà anche il nome al gioco: si tratta di un guerriero non morto dalla potenza devastante che aiuta i nostri eroi, ma che non può essere mai controllato direttamente dal giocatore se non tramite alcuni semplici ordini da impartire.
Strana la colonna sonora: mentre il brano principale (usato nella presentazione) e il suo reprise toccavano vette di eccellenza, le musiche usate nelle sequenze di gioco erano quasi tutte di livello mediocre.
Pur non avendo mai goduto di particolare celebrità Guardian Heroes è stato sicuramente uno dei migliori giochi per Saturn, e uno dei più apprezzati fra i fan del genere. Segue il video della presentazione animata.
A seguire un video che mostra le fasi di gioco nel primo capitolo