In seguito alle numerose critiche mosse a Final Fantasy XIII che stanno tenendo banco in quest’ultimo periodo, Yoshinori Kitase (figura chiave dietro al progetto) ha inteso rompere il silenzio e dire anche lui la sua in merito.
Dal canto nostro proviamo a non dare troppo ascolto ai critici. Buona parte del criticismo deriva dal fatto che la prima metà del gioco è veramente lineare. […] Ma abbiamo una storia da raccontare, ed è importante che il giocatore possa essere impegnato con i personaggi e il mondo che abitano prima di sganciarsi da loro.
Ancora più diretta, sotto certi aspetti, la replica fatta invece da Motomu Toriyama, il quale non si risparmia certo il lancio di qualche piccola invettiva.
Riteniamo che molti recensori stiano guardando Final Fantasy XIII da un punto di vista occidentale. Quando osservi buona parte degli RPG occidentali, questi vi catapultano giusto in un grande un mondo-aperto, lasciandovi fare quello che volete… diventa davvero difficile raccontare una storia avvincente quando vi viene data tutta questa libertà.
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Che dire? Per quanto ci riguarda non sappiamo davvero che pesci prendere. Da un lato potremmo pure dar ragione a Toriyama quando afferma che un’eccessiva libertà possa inficiare sulla resa di una narrazione (anche se spesso così non è), dall’altro però non ci troviamo pienamente d’accordo con la prima parte del suo intervento.
Non avendo parlato con i recensori delle svariate testate, non sapremmo dire con certezza da quale prospettiva abbiamo guardato Final Fantasy XIII, ma stando a quanto molti hanno scritto trattasi di una linearità fin troppo marcata soprattutto rispetto ai precedenti Final Fantasy. Bisognerebbe a questo punto chiedere a loro cosa abbiano voluto dire.
Per quanto riguarda le parole di Kitase, beh, le sue dichiarazioni sembrano lasciare uno spiraglio circa l’intera questione. Affermando infatti che il gioco è sin troppo lineare per la prima metà, forse voleva lasciar intendere che non sia così per la restante parte. O forse no? Toriyama ha pure avuto modo di motivare tale scelta.
Quel che è certo è che noi non intendiamo in alcun modo pronunciarci sul gioco per lo meno sino a quando non ci metteremo sopra le mani. D’altra parte le voci risultano talmente discordanti da non riuscire a farsi un’idea un po’ più seria in merito all’effettivo valore del gioco. Il 9 Marzo dista meno di un mese intanto.
via | CVG