Intervistato dai colleghi di Eurogamer per fare luce una volta per tutte sulla data d’uscita di Kingdom Under Fire II, Sejung Kim e Sang Youn-Lee degli studi coreani di Blueside hanno fatto chiaramente intendere che il problema principale che ha causato in questi mesi i continui posticipi alla commercializzazione del loro atteso strategico in tempo reale è quello della stringente politica attuata da Microsoft per lo sviluppo di titoli MMO (“massive multiplayer online”) su Xbox Live:
“Paradossalmente la nostra intenzione principale era e continua ad essere quella di sviluppare il gioco prima su Xbox 360 e poi su PC. Noi infatti abbiamo già completato il sistema di combattimento e gran parte delle altre meccaniche di gioco della versione X360, ma per colpa della ferrea politica di Microsoft sulla pubblicazione di titoli del genere su Xbox Live abbiamo ritenuto che se avessimo continuato su quella strada ci saremmo dovuti occupare della versione PC troppo tardi.
Abbiamo realizzato la serie di Kingdom Under Fire su console Microsoft, è lì che abbiamo i nostri fans ed è per questo che volevamo privilegiare lo sviluppo del titolo su Xbox 360: c’è però questo fastidioso ostacolo delle regole da dover obbligatoriamente seguire per proporre un titolo all’utenza di Xbox Live, c’è solo un modo per superare l’intoppo ed è quello di rivedere momentaneamente queste regole per permetterci di portare KUFII su console.”
Nonostante l’incredibile capacità attrattiva garantita dalla piattaforma online di X360, infatti, quello di Blueside e del loro Kingdom Under Fire II non è il primo caso in cui una casa di sviluppo è stata costretta a scontrarsi frontalmente con il “muro” eretto da Microsoft per proteggere Xbox Live: tra i tanti MMO bloccati dalle politiche della multinazionale di Redmond troviamo titoli illustri come Champions Online, Final Fantasy XIV, Huxley, All Points Bulletin o The Secret World.
Stando perciò ai ragazzi di Blueside Studios, per avere Kingdom Under Fire II sia su PC che su Xbox 360 occorrerà attendere almeno fino alla fine del 2011.