Per la spettacolare unicità e bellezza dei suoi progetti (da System Shock a BioShock), per l’approccio da eterno sognatore con cui ipnotizza chi osserva i suoi video-diari di sviluppo (l’ultimo dei quali dedicato agli aspetti dimensionali di BioShock Infinite) e per la facilità con cui, durante le interviste, riesce a spaziare da un argomento all’altro dimostrando una straordinaria comprensione dell’universo videoludico, il boss di Irrational Games Ken Levine è considerato unanimemente come uno dei personaggi più influenti del settore, un vero e proprio guru capace di gettare uno sguardo sul futuro per aiutarci a capire come si evolverà nei prossimi anni il nostro passatempo preferito.
Per questo, e per le parole pronunciate sul palco della recente conferenza E3 di Sony, i colleghi di OXM (via 1Up) hanno chiesto un suo parere sul ruolo che le periferiche sensibili al movimento avranno sulle meccaniche di gioco dei titoli futuri:
“Ogni esperienza vissuta nella dimensione dei controller sensibili al movimento deve rimanere separata dal resto dell’esperienza di gioco principale. Col tempo gli sviluppatori si avvicineranno sempre più alle periferiche motion sensing ma al tempo stesso matureranno la convinzione di dover erigere una sorta di muro invisibile che riesca a dividere le due dimensioni, in modo tale da permettere ai giocatori ‘classici’ di scegliere se ignorare o meno le caratteristiche introdotte con i controller sensibili. L’esperienza principale va protetta ad ogni costo.”
Subito dopo la pausa, la seconda parte dell’intervista a Ken Levine.
BioShock Infinite: immagini dal trailer di debutto
Stando a Levine, quindi, in futuro la giocabilità “sensibile” rimarrà separata da quella “classica”…certo, ma con qualche eccezione:
“Allo stato attuale delle cose, l’industria si trova ancora nella sua fase sperimentale dei controller motion sensing: per questo la gente non deve aver paura di provare i nuovi controller e le innovazioni apportate alla giocabilità da questi inediti strumenti. Se non sperimentiamo non possiamo crescere: gli appassionati stiano tranquilli, chi in questa fase forza la mano e obbliga gli utenti ‘classici’ a utilizzare le nuove soluzioni sensibili al movimento senza alcun criterio è destinato a fallire e a non commettere errori del genere in futuro.
Quando si integra una periferica motion sensing in una struttura di gioco ‘classica’ bisogna studiare tutto nei minimi particolari. Ad esempio mi piace ciò che stanno facendo gli sviluppatori di Mass Effect 3 con i comandi di squadra gestiti con il controllo vocale: una soluzione che rende meno spinosa la gestione dell’interfaccia e che risulta essere assolutamente complementare al gameplay tramite controller tradizionali.”
E voi, cosa ne pensate al riguardo? Vi lasciamo alla bianca lavagna dei commenti e vi ricordiamo che BioShock Infinite è atteso in uscita nel 2012 su PC, X360 e PS3, con quest’ultima versione compatibile con Move (una compatibilità piena ma, per così dire, “alla Levine” , ossia senza forzature sulla giocabilità con controller tradizionali).