L’ultima mossa di Sony ha apparentemente del clamoroso: Ken Kutaragi, papà della Playstation, colui che con la sua creazione ha aumentato del 60% i profitti della casa giapponese negli ultimi anni, è stato oggetto di un pesante ridimensionamento di incarichi che l’ha deposto dalla carica di presidente di Sony Computer Entertainment e delle divisioni Home Electronics and Semiconductor Solutions, per lasciare spazio ad Howard Stringer, primo occidentale a potersi fregiare di tali titoli.
La notizia in realtà non è così sorprendente, poiché Kutaragi, nonostante i suoi indubbi e straordinari meriti, non è mai stato nelle grazie del colosso giapponese. Qualche mese fa, egli stesso aveva dichiarato con una punta di sarcasmo: “All’inizio i vertici Sony ritenevano che il successo di Playstation e PS2 fosse dovuto in gran parte alla fortuna, ma poi forse hanno cominciato a realizzare che la fortuna non basta per creare un giro d’affari da miliardi di dollari “.
Ma i problemi del buon Ken con i suoi datori di lavoro sono cominciati ben prima: già negli anni 70, quando lavorava come ricercatore, due suoi avveneristici progetti, rispettivamente un proiettore a cristalli liquidi ed una telecamera a dischetti, erano stati rifiutati un po’ troppo frettolosamente.
La versione ufficiale dei fatti diramata da Sony sostiene che il cambiamento ai vertici si è reso necessario per aumentare la competitività ed essere pronti alla crescente concorrenza esterna: ironia della sorte, meno di due mesi fa è stato proprio Kutaragi a suonare un campanello d’allarme e rimproverare i vertici Sony per una mancanza d’impegno su diversi fronti.
In realtà non sapremo mai quali lotte di potere interne al gruppo hanno portato a questo poco simpatico ridimensionamento di Kutaragi, l’uomo che ha tolto il videogaming dalla sua nicchia e l’ha reso un fenomeno di massa.