Interpellato dai curatori del magazine inglese Play per conoscere le ultime nuove su Soul Sacrifice, il padre storico delle serie di Megaman, Onimusha e Dead Rising, Keiji Inafune, è uscito per un attimo dal seminato per sollevare un’importante questione relativa alla crescente importanza della tecnologia nello sviluppo dei videogiochi moderni:
“Nei 25 anni di storia nello sviluppo dei videogiochi di cui sono stato testimone diretto, ci sono state molte rivoluzioni tecnologiche e altrettante evoluzioni nel processo di crezione dei giochi stessi. Tuttavia, negli ultimi tempi le specifiche e le richieste tecnologiche sono diventate troppo avanzate, per questo penso che così facendo si stia perdendo l’effetto sorpresa.”
Le parole di Inafune cadono proprio in un periodo dominato dal lancio di Wii U e dalle indiscrezioni sempre più insistenti sulla “natura tecnologica” delle prossime console casalinghe di Sony e Microsoft, a cui bisogna necessariamente aggiungere le considerazioni sulla crisi dell’industria videoludica nipponica, un declino dovuto in larga parte alla concorrenza spietata fatta a suon di motori grafici ultramoderni dalle case di sviluppo occidentali.
Per non scatenare una guerra santa tra i fautori dell’una o dell’altra scuola di pensiero ludico, lasciamo a voi ogni commento ulteriore al riguardo e, già che ci siamo, ricordiamo agli utenti in possesso di PS Vita che Soul Sacrifice vedrà la luce dei negozi europei nella seconda metà del 2013.