Ve lo presentammo qualche tempo fa e adesso torna attraverso le interviste dei suoi sviluppatori. Ci stiamo riferendo a Jurassic Park: The Game, titolo a episodi sviluppato da chi in materia sta oramai acquisendo una certa notorietà, ossia Telltale Games. Uno degli aspetti più interessanti che ricaviamo dalle parole di chi ha lavorato dietro al progetto, riguarda la senza dubbio la sua fedeltà alle regole implicitamente fissate dalla trasposizione cinematografica.
Un esempio di quanto appena rilevato è il seguente: come nel film, alcuni dinosauri non possono rilevare la nostra presenza se non ci muoviamo. Celebre, in tal senso, la scena in qui, nel primo Jurassic Park, Lex rimane immobile davanti a un T-Rex su suggerimento del professor Grant. In più si ha anche modo di disquisire su un tipo di morte “lenta, orribile e affascinante”, vale a dire quella indotta da un veleno che rende immobili ma che non uccide. Insomma, sulla scorta di quanto sostiene lo scrittore e designer del gioco, “trattasi di un posto in cui non sarà bello trovarsi ma che è meraviglioso immaginare“.
Così fu certamente per chi vi scrive all’epoca del primo, memorabile lungometraggio. M’avessero chiesto a suo tempo di cosa avrei avuto bisogno per realizzarmi, la risposta sarebbe senza dubbio stata: “un velociraptor che viene consumato da un Tirannosauro“, e buonanotte ai suonatori. Da questa parte della barricata non si è smesso di sperare dai tempi di Jurassic Park per Game Gear. L’uscita è prevista per Aprile su PC e Mac, mentre in autunno toccherà alle console.