Evitando di sprecare i tanto preziosi fondi universitari in tamarrate come l’auto-Xbox 360 o i lanparty tra College dello stesso Stato, alcuni ricercatori dell’università inglese di Durham hanno utilizzato il Source Engine per simulare la “plasticità” delle fiamme di un incendio e per analizzare le risposte istintive del malcapitato di turno che tenta di sopravvivere alla distruzione del fuoco.
La versatilità estrema del motore grafico con cui Valve ha creato capolavori come Half Life, Portal o Left 4 Dead, è stata una delle caratteristiche principali che hanno permesso ai ricercatori della Durham di portare agilmente avanti degli esperimenti altrimenti impossibili da compiere.
Tra questi, il più curioso dal punto di vista videoludico è senza dubbio quello che vede come protagonisti i giocatori alle prese con un incendio simulato: secondo i ricercatori, sia il giocatore incallito che il “casualone” tendono a farsi prendere dal panico cercando in tutti i modi di sfondare “alla Rambo” la porta che hanno d’avanti ma che è in preda alle fiamme, piuttosto che guardarsi intorno per cercare altre vie di fuga più tranquille.
La conclusione che possiamo trarre in ultima analisi, perciò, è una sola: se siete in balia di un incendio, ricordate che i muri non sono di polistirolo ed i funghi multicolori non v’aiutano a rigenerare la salute! E per i più curiosi, un bel video dopo la pausa.
via | BBC