Negli ultimi anni il dibattito sulla salute del mercato videoludico su PC è sempre stato controverso, ma ci pare evidente che da metà anni ’90 in poi le console abbiano rosicchiato sempre più utenza ai personal computer. Viste le prime avvisaglie di crisi, qualche anno fa alcune aziende del settore si riunirono per creare PC Gaming Alliance, una fondazione per promuovere e sviluppare far avanzare il PC come piattaforma di gioco.
Mentre il blockbuster World of Warcraft, che per lungo tempo ha contribuito fortemente a tenere a galla la nave, non aumenta la sua base installata da fine 2008, secondo uno studio di pochi mesi fa ben il 41% dei titoli installati sui PC sono pirata.
Ed è proprio la pirateria uno dei fattori principali che sta convincendo le software house a puntare sempre più su console e trascurare il PC. Esempi recenti sono la clamorosa cancellazione della versione PC di Alan Wake e Dead Space 2, ma la lista delle esclusioni illustri potrebbe andare avanti a lungo.
Considerato quanto sopra, qual è la vostra idea? I videogiochi su PC sono destinati a diminuire progressivamente, o addirittura scomparire? Rispondete al sondaggio dopo la pausa.