Guardo sempre con un certo affetto gli articoli del passato sul “futuro” (che poi sarebbe il nostro presente). Sono particolarmente godibili le riviste di divulgazione scientifica americane alla popular mechanics pubblicate nel dopoguerra, con fantasiose elaborazioni sul futuro della tecnologia (da qualche parte esiste un blog completamente dedicato alla cosa, ma ho perso il link).
Comunque, tutto considerato, questo libro sui videogame risalente all’82 ha azzeccato diverse previsioni.