Il creatore di Pong: gli sviluppatori devono prendere dei rischi

Il creatore di Pong: gli sviluppatori devono prendere dei rischi


Se per i videogiochi volessimo trovare un punto di partenza, o almeno uno dei primi appartenenti alla linea cronologica che arriva fino a oggi, sicuramente occorrerebbe tenere in considerazione Pong. L’alba di tutti i videogiochi, quello sfondo nero con una pallina e due sbarre in movimento che nel 1972 vedeva la luce, prima che qualsiasi tipo di concetto di grafica 3D e controller a sensori di movimento potesse albergare nelle nostre menti, se non in quelle di qualche visionario.

Continuando più o meno sul discorso di Jenova Chen di thatgamecompany riportato ieri, il creatore di Pong (nonché uno dei primissimi impiegati di Atari) Allan Alcorn ha detto la sua sullo stato attuale dell’industria videoludica, rivolgendosi direttamente dai microfoni di VentureBeat ai suoi colleghi sviluppatori circa 30 40 anni dopo Pong:

“I primi giochi, erano sfrenatamente diversi. Potevi crearne di tutti i tipi e provare qualsiasi tipo di cosa. Erano grandi tempi per gli esperimenti. Adesso ci sono talmente tanti soldi in ballo che hai paura di prendere dei rischi. Non sono nell’industria videoludica da tanto tempo, ma credo che in generale bisogni prendere dei rischi e creare nuove cose”

In particolare come riporta anche MTV Multiplayer secondo Alcorn il principale problema sarebbe quello dei cosiddetti “cloni”: Dante’s Inferno da God of War, Saint’s Row da Grand Theft Auto e così via, con una serie di titoli molto simili tra loro nei quali c’è ormai davvero poco spazio per l’innovazione e per l’assunzione dei rischi. Anche in questo caso passo a voi la palla: cosa ne pensate? Siete d’accordo con Allard o credete sia affetto solo da un attacco di nostalgia per i bei tempi andati?

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti